31 maggio. Giornata mondiale senza tabacco
ROMA – Nel 1998 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha stabilito un appuntamento fisso: il 31 maggio, la “Giornata mondiale senza tabacco“, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati al consumo e al fumo delle sigarette.
Si stimano circa 650 milioni di fumatori nel mondo, la maggior parte di essi riscontra problemi di salute legati alle sostanze contenute nelle sigarette, a volte fatali come il cancro e le malattie cardiovascolari. Dalle statistiche si evince che il numero dei fumatori è destinato ad aumentare, e per questo motivo la campagna antifumo e gli appuntamenti annuali hanno fissato come obbiettivo l’abbattimento del 30% del numero di fumatori entro il 2025.
In Europa è stato rilevato che sono circa 4,5 milioni i fumatori, con 650mila decessi causati dal fumo. Sono dati allarmanti, soprattutto se si tiene conto che le sigarette fumate non sono sempre legali. Il tema di quest’anno, della Giornata mondiale senza tabacco, infatti è: “Stop al mercato illecito dei prodotti del tabacco”. Secondo i dati diffusi dall’OMS, una sigaretta, ogni dieci consumate nel mondo, è illegale. Questo dato emerge anche nel report dell’Istituto Superiore della Sanità: il 10% circa delle sigarette consumate annualmente dagli italiani non sono acquistate in tabaccheria, ma in mercati alternativi.
Fino a qualche anno fa si preferiva acquistare i pacchetti di sigarette dai venditori abusivi, i contrabbandieri, oggi vi è anche un’altra strada: quella del web. I pro di questo commercio illecito sono ovviamente i prezzi inferiori, rispetto all’acquisto in tabaccherie o presso i distributori automatici. Ma questi prodotti di contrabbando a basso costo, maggiormente attraenti per la popolazione più giovane e a basso reddito, sarebbero di scarsa qualità, non commerciabili nel nostro Paese, e con un quantitativo di catrame superiore a quello consentito in Italia, ovvero superiore ai 15mg.
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Da ulteriori indagini dell’OMS è stato rilevato anche che circa il 30% dei giovani fuma, e le ragazze fumano più delle donne adulte. Il motivo di ciò consisterebbe nel fatto che sono persone facilmente influenzabili dai media, in particolar modo dalla televisione, dal cinema e le pubblicità, dove l’apparizione di un ‘idolo’ fumatore influenzerebbe i giovani all’imitazione.
By Martina Sorrentino