Antiossidanti della frutta per la prevenzione di Parkinson e Alzheimer
SAN MICHELE ALL’ADIGE – Uno studio condotto dai ricercatori della Fondazione Mach ha confermato che gli antiossidanti presenti nella frutta sono in grado di prevenire le malattie dell’invecchiamento cellulare e le malattie legate alla neurodegenerazione come il Parkinson e l’Alzheimer. Il lavoro di ricerca è iniziato nel 2010 ed è stato condotto da Mattia Gasperotti nell’ambito di un progetto di dottorato coordinato da Urska Vrhovsek, dal titolo “Polifenoli della frutta e il loro destino nei mammiferi”.
Lo studio verte sul monitoraggio dei metaboliti della frutta nel percorso nel corpo umano, in particolare dell’acido gallico, una sostanza presente nel vino e nei piccoli frutti. I ricercatori hanno appurato che esso si deposita in quantità significative nel cervello, infatti nei laboratori della Fondazione Mach e in quelli dell’Università di Trieste, che ha collaborato a tale ricerca, è stato seguito il percorso dei metaboliti del corpo dimostrando che essi si accumulano in alcuni organi del nostro corpo. In particolare l’acido gallico, presente in alcuni alimenti della nostra dieta come il vino o anche in frutti piccoli, si deposita nel cervello in maniera significativa.
Al riguardo le malattie neuodegenerative, in special modo il Parkinson e l’Alzheimer, sono state spesso oggetto di studio. E’ stato dimostrato che una forma di prevenzione valida è offerta sopratutto da una corretta alimentazione basata su frutta, verdura e altri alimenti salutari. Secondo alcuni ricercatori la presenza di vitamine e antiossidanti, presenti appunto in alimenti sani, previene l’accumulo di amilloide, la proteina-veleno responsabile delle malattie neurodegenerative.
Una dieta sana, basata soprattutto su verdura, in pazienti affetti da tali malattie può essere un elemento indispensabile per far sì che le terapie funzionino. E’ importante che la dieta sia di base vegetariana in quanto l’assunzione eccessiva di proteine può provocare un’interferenza con i diversi farmaci assunti dal paziente.
By Martina Sorrentino