Aviazione russa ai confini USA
NEW YORK – La strategia della tensione colpisce anche gli Stati Uniti d’America, per una volta preoccupati di una minaccia militare alle porte della loro nazione. Ieri infatti il Ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, ha annunciato l’invio di bombardieri russi a lungo raggio per operazioni di pattugliamento nei cieli del Golfo del Messico e dei Caraibi, ciò in risposta all’addestramento militare NATO al confine russo. I pattugliamenti russi al confine delle acque territoriali americane faranno parte di un progetto di addestramento che prevede anche voli a lungo raggio tra la Russia e l’Oceano Artico, dove la Russia entro la fine dell’anno completerà una rete di 10 stazioni radar, centri di direzione e 13 campi di aviazione. Questo è l’annuncio del Ministro Shoigu durante una cerimonia di inaugurazione di un memoriale a Mosca: “Nella situazione attuale dobbiamo mantenere la presenza militare nel Atlantico occidentale e orientale del Pacifico, così come i Caraibi e il Golfo del Messico. Continueremo a rafforzare anche le nostre basi militari all’estero”.
Da tener presente che la NATO ha condotto ben cinque esercitazioni militari vicino al confine russo nel corso degli ultimi sei mesi (Una è attualmente in corso: la Trident Juncture, in Estonia, che terminerà il 17 novembre – ndr) e che ci sono attualmente 750 soldati americani in Polonia e gli Stati baltici, che tuttavia la NATO e gli USA ritengono insufficienti.
Strategia della tenzione, non solo. Abbiamo già dimenticato che Putin, subito dopo i Giocchi Olympici, ha rubato la Crimea, quasi senza reazione del Occidente… Dunque Putin vive nelle nubbie, pensa di essere omnipotente e forse crede di essere il nuovo Superman ? Le connezioni nel suo cervello sono perturbate dal virus della Megalomania ! Perciò e un umo molto imprevisibile, pericoloso …