Memorial Luca Schettino. Il fratello Maurizio: “E’ possibile unire lavoro, passione e impegno sociale”
NOCERA INFERIORE – La struttura riabilitativa LARS di Sarno promuove per il 23 ottobre, alle ore 19:00 presso il campo sportivo dell’Oratorio S. Domenico Savio di Nocera Inferiore, il Memorial Luca Schettino, ovvero un incontro di calcio tra gli operatori sanitari e i disabili della LARS. Lo scopo è omaggiare il giovane nocerino deceduto prematuramente il 12 luglio 2014.
Luca era molto amato dai suoi concittadini e sempre mosso da un’intensa passione nella sua attività logopedica, compiuta per diversi anni al LARS. Ne parliamo con Maurizio Schettino, fratello di Luca e giovane speaker radiofonico, anch’egli da anni impegnato nel sociale come presidente dell’Associazione Social Disco, il cui scopo è informare, sensibilizzare e prevenire, organizzando occasioni di divertimento e aggregazione nell’ambito di gravi problematiche giovanili come l’Aids, il bullismo, gli incidenti stradali e l’isolamento sociale.
Maurizio, che ricordo ha di Luca?
«Mi manca tanto, soprattutto le sue risate, le passeggiate e le volte in cui, quando era libero dagli impegni, era solito farsi accompagnare per andare a fare semplicemente delle compere. Azioni apparentemente banali che ora più di prima mi mancano. Luca mi ha lasciato in eredità quello che, nel suo ricordo e presenza, coltivo ogni giorno: la gentilezza, la cordialità, quella che i suoi tanti colleghi di lavoro, presenti anche al Memorial, ammirano e custodiscono nel cuore.»
Il motto del Memorial è “L’unico modo di fare un ottimo LAVORO è AMARE quello che si fa”. È possibile ancora, di questi tempi, coniugare il lavoro e l’impegno sociale?
«Ho voluto che lo slogan dell’evento fosse legato all’ambito lavorativo, essendo l’iniziativa ideata e promossa dalla Residenza LARS in cui Luca ha lavorato per diverso tempo, con grande passione e professionalità, come testimoniato dall’affetto tuttora espresso dai suoi colleghi. Ringrazio la direttrice, la Dott.ssa Renzullo, per aver voluto fortemente omaggiare mio fratello con tale appuntamento, incaricandomi dell’organizzazione. Tornando alla domanda: sì, lavoro, passione e impegno sociale possono essere ancora conciliati. Da diversi anni mi occupo di sociale collaborando con enti e associazioni. Io stesso ne presiedo una. Da amante della comunicazione e della conduzione presento anche eventi legati proprio al volontariato o al terzo settore. A tutto ciò unisco poi l’aspetto lavorativo, anch’esso importante, occupandomi dell’organizzazione di eventi e spettacoli. Questo grazie ai risultati conseguiti negli anni, e grazie all’esperienza accumulata. Insomma, ho fatto quella che viene chiamata gavetta, e fidatevi, lo dico ai giovanissimi, è fondamentale!».
By Riccardo Bruno