Napoli. Intrighi a Corte con Mani e Vulcani
NAPOLI – Domenica 18 ottobre alle ore 10:30 l’Associazione Mani e Vulcani, a conclusione della sua partecipazione alla manifestazione Futuro Remoto, ha proposto la visita guidata a Palazzo Reale dal titolo “Reali passioni alla corte dei Borbone”, intrighi a Corte ai tempi dei Borbone. Oltre a percorrere la storia della nascita della Reggia, attraversando le magnifiche sale, tra arazzi e dipinti si narra del rapporto ambiguo tra Lady Hamilton e Maria Carolina, e dell’influenza della Hamilton nella politica del Regno di Napoli: Lady Emma Lyon, da ragazza di umili origini e amante infelice, sposa Sir William Hamilton, l’ambasciatore inglese nel Regno di Napoli. La Hamilton ebbe un ruolo importante nell’intercessione rilevante nel convincere il suo amante, Orazio Nelson, alla capitolazione dei patrioti della Repubblica Napoletana ordinata da Maria Carolina. Dopo la visita guidata, abbiamo rivolto qualche domanda al Presidente dell’Associazione Mani e Vulcani, Antonello De Martino.
Mani e Vulcani è un’associazione culturale, ma è anche un Tour operator. Chi è il turista per Antonello De Martino?
«Per me il turista è una persona che vuole conoscere, noi facciamo una differenza tra turista e viaggiatore, questo lo creiamo noi addetti ai lavori quando andiamo a fare le proposte. Ci sono proposte per turisti e proposte per viaggiatori, e di solito quelle per i turisti sono per le masse, per le greggi: se noi vediamo i programmi dei grandi tour operator sono banali, datati a cinquanta anni fa come i vecchi ciceroni. Invece deve cambiare la qualità di chi prepara i programmi di visite guidate, oggi si può dare al turista o viaggiatore qualcosa in più, invece di viaggiare a grandi gruppi si può viaggiare anche a piccoli gruppi per creare un’atmosfera diversa con la guida».
E da questo nuovo modo di concepire una visita guidata che nascono i “Narratori dell’arte”?
«La qualità delle guide non è mai eccelsa. Le guide di Mani e Vulcani le formiamo dopo che hanno conseguito l’abilitazione come Guida Turistica. Noi narriamo le storie, sentire una favola fa piacere a tutti, se cerchiamo delle informazioni basta usare uno smartphon. Io sono per il racconto, la narrazione che può essere anche una visita guidata».
Quest’anno festeggiate 10 anni di attività dell’associazione, quali novità?
«La novità che ho portato è stata quella di far pagare al visitatore una quota associativa, nell’immaginario collettivo c’era solo il volontariato che serviva per fare la gavetta, io sono stato il primo a far pagare un biglietto. Dietro di noi si sono allineate altre associazioni. Inoltre noi di Mani e Vulcani siamo uno staff di 20 persone, io non esco mai perché favorisco gli operatori. Le altre associazioni sono composte da parenti e amici e questo non è associazionismo, è un’altra cosa».