Combattere la crisi ‘Artigianando’
NAPOLI – Oggi in Via Ponte di Tappia l’Ass. Culturale “Napoli è” ha dato il via all’evento fieristico Artigianando, una manifestazione che fino alla data del 7 novembre dedicherà ampio spazio alla creatività e all’unicità dei prodotti artigianali locali, considerati patrimonio culturale della Campania. Al riguardo abbiamo rivolto le nostre domande alla presidentessa Carla Pelliccia, in particolare sulle difficoltà imprenditoriali, giovanili e non, legate al mondo dell’artigianato.
Cosa l’ha spinta nel 2000 a dare inizio alla fiera Artigianando?
«Sono un’artigiana da quando avevo tredici anni e ho avuto modo di conoscere diverse realtà fieristiche dell’artigianato, molte delle quali ideate e gestite da persone non artigiane, che degli artigiani non capivano i problemi, per mero scopo economico.»
Ha iniziato molto giovane. Secondo lei tra la maggioranza dei giovani esiste uno stereotipo dell’artigianato come hobby e non come lavoro?
«Benché con Artigianando io abbia incontrato tanti ragazzi, per esempio iscritti a istituti artistici, inclini al lavoro artigianale, credo che questo stereotipo ci sia e sia legato alle difficoltà per chi vuole lavorare ‘seriamente’ da artigiano, cioè in una prospettiva imprenditoriale.»
Quali sono queste difficoltà?
«Innanzitutto la realizzazione artigianale di un manufatto lo rende più costoso rispetto a un prodotto simile realizzato in serie industrialmente, sia per i materiali che per l’impegno manuale, e ciò, nonostante ogni prodotto sia unico, rende l’acquisto più difficile in tempi di crisi. Poi naturalmente si aggiungono le tasse per aprire una partita IVA e un negozio, troppo alte da sostenere, per cui spesso ci si deve accontentare delle vendite occasionali dei prodotti d’arte propria, frutto del proprio ingegno, per le quali, secondo la legge 114/98, non sono previsti oneri fiscali.»
Come arginare questa problematica?
«Si dovrebbero ipotizzare degli incentivi per i primi due anni di attività degli artigiani, anche per permettere loro una constatazione dell’effettiva risposta che i propri manufatti hanno sul mercato.»
By Miriam Lanzetta