Napoli. Reinserimento sociale dei detenuti con “Artigianato in Carcere”
NAPOLI – Torna sabato 12 dicembre a Napoli, nella Galleria Umberto I, la V edizione della Mostra Mercato Artigianato in Carcere, organizzata dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria su iniziativa del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Napoli. Un mercatino di beneficenza dove sarà possibile acquistare i manufatti realizzati dai detenuti degli Istituti Penitenziari della Campania.
Il Natale 2015 si avvicina, tra i numerosi eventi proposti dalle associazioni culturali merita una segnalazione la manifestazione di solidarietà a cui la Galleria Umberto I di Napoli farà da cornice, a partire dalle ore 10:00 di sabato 12 dicembre 2015. Si tratta della V edizione di Artigianato in Carcere, una mostra mercato dedicata all’esposizione e alla vendita dei prodotti realizzati dai detenuti nel corso dei laboratori svolti negli Istituti Penitenziari, ponendo in evidenza il valore rieducativo del percorso carcerario.
Comprare un oggetto realizzato da un detenuto, che segue un percorso di reinserimento sociale, contribuisce a motivarlo e a spingerlo verso il cambiamento, verso scelte di vita diverse e coscienziose. Mediante la realizzazione di un semplice manufatto, nel corso di un laboratorio artigianale, l’individuo attiva la sua creatività, acquisisce gradualmente conoscenze e competenze, diventando artigiano e progettista al tempo stesso, non più soltanto un detenuto che, privo di qualificazione professionale, tenderà nuovamente verso un circuito criminale. Insomma, si sostanzia un momento di crescita e di nascita di nuove speranze, nel rispetto di quanto sancito dal comma 3 dell’articolo 27 della Costituzione italiana, ossia il dovere delle pene di tendere alla rieducazione del condannato come un’occasione di recupero dell’individuo, spingendolo verso l’abbandono di scelte criminali. Iniziative necessarie considerando che in Campania, secondo gli ultimi dati divulgati dal Ministero della Giustizia, su 6.784 detenuti presenti fino al 30 novembre 2015, solo 882 sono stati coinvolti nel primo semestre del 2015 in 65 corsi di qualificazione professionale.
By Miriam Lanzetta