Bullismo. Aggressioni fisiche denunciate solo dal 3,8% dei giovani
ROMA – L’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, ha diffuso in data 15 dicembre un rapporto, in riferimento a indagini e interviste telefoniche effettuate nel 2014, che fotografa la problematica relativa agli episodi di bullismo in Italia. Da questo report, denominato “Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”, si evince che nel 2014 circa il 52,7% dei giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha subito offese o episodi violenti da parte di altri ragazzi o ragazze nell’anno precedente. Il 19,8% di loro è stata vittima di bullismo più volte in un mese, mentre per il 9,1% di loro le prepotenze si sono verificate ogni settimana.
Da segnalare che le vittime sono quasi sempre ragazze, molto spesso bersaglio di cyberbullismo, ovvero comportamenti aggressivi e offensivi compiuti attraverso internet; poi giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, e i residenti al Nord.
Sempre secondo il report ISTAT il fenomeno bullismo è infatti più forte nel Nord Italia, dove oltre il 57% delle giovani vittime di atti di bullismo è residente, mentre al Sud la percentuale di residenti vittime di soprusi è stabile al di sotto del 50% dei ragazzi intervistati.
Curiosità: il rischio bullismo diminuisce con l’aumento dell’età e le prepotenze più comuni riguardano le offese verbali con uso di soprannomi, parolacce e insulti, e ancora derisione dell’aspetto fisico, del modo di parlare ed esclusione sociale per differenza di opinione. Infine, le aggressioni fisiche con spintoni, botte, calci e pugni sono denunciate da appena il 3,8% dei ragazzi.