Napoli. Attacco fascista a studenti del liceo Vittorini
NAPOLI – Sconcerto e sgomento tra gli alunni del Liceo Scientifico Elio Vittorini di Napoli, nella zona del Rione Alto al Vomero, dove stamane è avvenuta un’aggressione ai danni di alcuni giovani studenti del liceo, membri del comitato SAC, Studenti Autorganizzati Campani. Abbiamo chiesto a un giovane coinvolto nell’aggressione, che per motivi di sicurezza ha deciso di restare anonimo, di raccontarci le dinamiche dell’accaduto.
Cosa è successo questa mattina alle 08.00?
«Io ed alcuni miei compagni attendevamo come ogni mattina il suono della campanella per iniziare le lezioni, quando all’improvviso notiamo 8 ragazzi, sulla ventina, se non più grandi, avvicinarsi all’entrata principale dell’edificio e distribuire ad alcuni studenti volantini del Blocco Studentesco, movimento vicino a CPI, CasaPound Italia. Ci siamo avvicinati per comprendere il motivo di questa propaganda inopportuna tra le fila di un istituto dichiaratamente ANTIFA, ma sono subito partite accuse verbali e minacce, spintoni e intimidazioni verso di noi, che intanto ci apprestavamo a gettare i volantini nei rifiuti.»
C’erano stati altri atti intimidatori prima di oggi?
«No, però l’altro ieri ricordo che alcuni ragazzi del Blocco Studentesco si sono recati, alla fine dell’orario delle lezioni, fuori al nostro istituto con fare minaccioso, lanciando occhiate a uno nostro compagno poichè indossava una felpa dell’Ex OPG. Credo addirittura di essere stato fotografato prima dell’aggressione da uno degli assalitori.»
Quante aggressioni ci sono state durante la mattinata?
«Una verbale, all’entrata della scuola, durante la quale un ragazzo è stato singolarmente minacciato da un giovane del Blocco Studentesco mentre urlava: “Non guardarmi, per caso mi stai mancando di rispetto?”, mentre il mio compagno cercava di allontanarli dall’ingresso dell’edificio e strappare manifesti e volantini che intanto stavano distribuendo. La voce si è sparsa tra gli alunni, abbiamo ricevuto infatti moltissimi messaggi di solidarietà a supporto dal corpo studentesco, tanto che abbiamo deciso di affiggere un grande striscione sulle mura dell’edificio: “VITTORINI ANTIFA”, proprio per lanciare un messaggio forte: non abbiamo paura! Successivamente credevamo che tutto fosse passato, invece le cose sono peggiorante all’improvviso. A pochi passi dall’istituto, vicino all’entrata della metro del Rione Alto, abbiamo notato verso le ore 13:00 delle facce losche, alcuni ragazzi con il volto coperto, altri con dei caschi per rendersi meno riconoscibili, anche se io e i miei compagni del SAC, Studenti Autorganizzati Campani, abbiamo intravisto delle facce familiari: giovani del Blocco Studentesco. Uno di questi era un ex studente del nostro liceo. Questa volta avevano delle armi con loro e materiali di fortuna racimolati per ferire noi e i nostri compagni, poiché la notizia di un presunto arrivo dei ragazzi del SAC era ormai dilagata. Durante la colluttazione la mia ragazza è rimasta ferita da alcuni cocci di bottiglia che ci sono stati lanciati contro. Dal successivo referto medico sono emersi due traumi cranici facciali, ferite e contusioni al volto e sulla testa, per un totale di quasi 20 punti di sutura per un giovane del SAC. Inoltre il giornalaio della piazzetta, adiacente il luogo dell’aggressione, ha confermato la nostra versione della premeditazione dell’attacco, poiché ha ribadito più volte, a noi e a vari passanti, di aver notato alcun giovani con il volto coperto e caschi sin mezz’ora prima dello scontro.»
Come ti senti ora?
«Ho molta paura, sopratutto perché credo mi abbiano riconosciuto e presumibilmente credo mi abbiano scattato delle foto. Ho il terrore di una ripercussione personale.».
By Federica Mandara