Pozzuoli. Fiaccolata di solidarietà per Carla Caiazzo
POZZUOLI – In data 2 febbraio alle ore 21:00, presso la Piazzetta a Mare di Pozzuoli, in provincia di Napoli, si è svolta una fiaccolata di solidarietà per Carla Caiazzo, la 38enne puteolana incinta di 8 mesi, vittima dell’ex compagno, che le ha dato fuoco sembra per motivi di gelosia.
Pochi giorni fa si è consumata l’ennesima tragedia a discapito di una donna: la vittima in questione è Carla Caiazzo, una giovane donna di 38 anni residente a Pozzuoli, all’8° mese di gravidanza. Carla è stata brutalmente picchiata dall’ex compagno Paolo Pierpaolo, che poi le ha dato fuoco. I medici che hanno soccorso la giovane ragazza sono riusciti a farle dare alla luce la piccola Giulia Pia attraverso parto cesareo, nata alla 34esima settimana. Secondo quanto dichiarato dai parenti e dall’uomo, attualmente in stato di fermo per il reato di tentato omicidio pluriaggravato, l’aggressione si sarebbe consumata a causa della volontà di Carla di voler lasciare il compagno.
Ieri il gesto di solidarietà per la ragazza, attualmente ricoverata all’ospedale Cardarelli di Napoli in gravissime condizioni: una fiaccolata nel centro di Pozzuoli. Alla fiaccolata erano presenti l’arma dei Carabinieri di Pozzuoli, i vigili urbani, e circa 500 persone residenti nella zona. La manifestazione è partita dalla Piazzetta a Mare per poi concludersi nella Piazza della Repubblica, con una schiera di palloncini bianchi simbolici lasciati volare in cielo. Alla manifestazione erano presenti anche gli esponenti dell’associazione Frida Kahlo di Marano, un’associazione onlus contro la violenza di genere, con a capo la presidentessa Stefania Fanello, che per l’occasione ha risposto ad alcune nostre domande.
Di cosa si occupa l’associazione?
«E’ un associazione onlus di volontariato che si occupa della violenza di genere. Gestiamo uno sportello ascolto anti violenza a puro titolo di volontariato a Marano di Napoli, ma non è solo uno sportello è anche un luogo di aggregazione sociale sul territorio, in cui si può discutere sulle bellezze della differenza di genere.»
Ancora un episodio di violenza sulle donne. Che fare?
«Ciò che è successo a Carla Caiazzo è l’ennesimo caso di violenza che ci troviamo a commentare. Credo che siamo ancora molto indietro rispetto a ciò che c’è ancora da fare. E c’è da fare innanzitutto una battaglia culturale per debellare gli stereotipi e i retaggi culturali che ancora oggi relegano il ruolo della donna come oggetto. E’ importante a esempio eliminare tutte quelle pubblicità sessiste che mercificano il corpo della donna, ma non solo, bisogna anche partire dalle scuole, infatti la nostra associazione, insieme alle altre associate, ha presentato un progetto che si chiama “Sentimenti sul banco” per promuovere l’educazione all’affettività.»
Cosa consigliare alle donne che subiscono violenza dai propri partner?
«Il consiglio è denunciare, però bisognerebbe prima sostenere le donne in un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, poichè il timore delle donne è quello del “Sì, denuncio, ma poi dove vado, cosa faccio?”, quindi sostenere le strutture di accoglienza, le case e i centri anti violenza, ma soprattutto aiutare le donne nel percorso di reinserimento lavorativo.»
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