Siria: vigilia di Pace? La speranza nelle foto di Jafar Meray
HOMS – Sabato 27 febbraio il presidente russo Vladimir Putin, il presidente americano Barack Obama e il presidente siriano Bashar al-Assad ratificheranno il tanto atteso cessate il fuoco in terra siriana. Il fine è quello di evitare l’aggravarsi del confronto armato, favorendo invece l’invio di aiuti umanitari in Siria, utili alla popolazione che da tempo subisce l’estremismo degli ‘oppositori’ di Assad, ipocritamente definiti “moderati” dalle forze filo americane. Popolazione che oppone alla violenza jihadista il pacifismo della loro semplice quotidianità.
Sono passati 5 anni dall’inizio del conflitto siriano e le conseguenze degli scontri hanno lasciato tracce indelebili nelle principali città del Paese: Damasco, Aleppo, Homs sono state tutte gravemente danneggiate e molti edifici sono stati trasformati in cumuli di macerie. Nonostante le difficoltà, il popolo siriano non si è mai lasciato scoraggiare e si è schierato, senza esitazioni, a sostegno del presidente Assad. Manifestazioni di tale sentimento di appartenenza non sono rare, spesso tra queste se ne incontano alcune davvero originali. È il caso Jafar Meray, giovane fotografo siriano di 22 anni, divenuto famoso in tutto il mondo per aver immortalato un gruppo di sposi tra le rovina di Homs, terza città siriana dopo Damasco e Aleppo, divenuta roccaforte degli oppositori al governo di Basahr al-Assad.
A partire da gennaio scorso, le offensive dell’esercito regolare siriano a Latakia e a sud di Aleppo sono state interrotte per aver liberato il territorio dai terroristi, mentre a nord una nuova offensiva ha permesso la riconquista delle città di Nubl e Zahra. La città di Homs non è stata risparmiata dagli scontri, tuttavia il giovane Jafar ha saputo trarre ispirazione dalla distruzione decidendo di ridare bellezza alle macerie e speranza alle persone, che a causa della guerra hanno perduto tutto.
Le sue foto sono un viaggio di speranza. Alla vigilia del cessate il fuoco lo abbiamo contattato per festeggiare simbolicamente un momento che potrebbe diventare di vitale importanza per il popolo siriano: l’inizio di una pace duratura.
Jafar Meray, perché fotografare una coppia di sposi tra gli edifici distrutti dai bombardamenti?
«Ho scelto di fotografare i due sposi siriani tra gli edifici distrutti per provare a tutto il mondo che il popolo siriano è forte davanti al terrorismo e che l’amore è più forte della distruzione.»
Può una fotografia ridare speranza ai giovani siriani?
«Sì, si può fare. Si può dare speranza alle persone attraverso le foto. La foto degli sposi ne è la prova.»
Perché fare il fotografo?
«Da ragazzino amavo fotografare e io considero la fotografia un’arte bellissima, anche per il fatto che è un mezzo importante di comunicazione utilizzato tra la gente.»
Cosa le piacerebbe fotografare in futuro?
«Ho tantissime idee e progetti per il futuro riguardo la fotografia, ma ho bisogno di fondi e mezzi. Il popolo siriano è un popolo di pace e ha grande potenzialità per resistere e combattere il terrorismo. Cercherò di pubblicare sempre amore e pace nelle mie foto.».