Catalogna in strada
BARCELLONA – Convinti che la vittoria del “sì”, al Referendum scozzese per la sua indipendenza, spianerebbe la strada anche all’indipendenza catalana, al grido di “independencia!” la Catalogna è scesa in strada per forzare il Referendum che si dovrebbe tenere il 9 novembre, nonostante il rifiuto del governo centrale. L’11 settembre del 1714 Barcellona cadeva nelle mani dell’esercito borbonico, la data per la commemorazione di questo evento è stata scelta anche per la manifestazione. I secessionisti catalani non puntano però solo all’indipendenza del loro territorio, chiedono anche un effettivo riconoscimento dalla UE. Il governo spagnolo ha ribadito invece l’incostituzionalità del progetto secessionista, ma secondo Oriol Junqueras, leader degli indipendentisti repubblicani, “Il processo è a un punto di non ritorno“. Se si votasse oggi, il suo partito risulterebbe il primo in Catalogna.
Oltre 1 milione di persone hanno composto con i colori giallo e rosso la bandiera catalana, un fiume umano lungo 11 km che ha invaso il centro di Barcellona, fra la Gran Via e la Diagonal, formando così una gigantesca ‘V’: iniziale di voto, volontà e vittoria. Tra i manifestanti, disciplinati, quasi tutto il governo catalano al completo. Secondo i sondaggi, l’80% dei catalani è favorevole al Referendum, ma non è certo che siano tutti favorevoli alla separazione da Madrid; sempre secondo i sondaggi infatti, i “Sì” sarebbero intorno al 41%.