Milano. 45 anni dalla strage di Piazza Fontana
MILANO – Oggi, 12 dicembre, ricorre il 45° anniversario dell’attentato terroristico che colpì Piazza Fontana, nel cuore di Milano, una strage che ferì e portò alla morte numerose persone innocenti.
Erano le 16:37 del 12 dicembre 1969, quando improvvisamente una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana a Milano, uccidendo 17 persone e ferendone 88. Quel giorno gli attentati furono ben 5, concentrati tra Roma e Milano, ed è per questa ragione che viene considerata come una delle date più importanti della storia repubblicana italiana, quella che segnò l’inizio del terrorismo politico. In seguito all’attentato, un iter processuale durato quasi 35 anni, ma nessuno è mai stato punito per la strage, solo indagini e accuse nei confronti di alcuni esponenti del circolo anarchico 22 Marzo di Roma, tra i quali Pietro Valpreda, assolto successivamente; e del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa di Milano, come Giuseppe Pinelli, in seguito fermato e interrogato in questura. Il Pinelli, innocente, dopo soli tre giorni dall’interrogatorio, il 15 dicembre morì precipitando dal quarto piano della questura milanese: l’inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore Gerardo D’Ambrosio individuò la causa della sua morte in un “malore attivo”, attraverso il quale l’uomo avrebbe perso la vita, da solo, sporgendosi troppo dalla ringhiera del balcone della stanza.
Nel 2005 la Corte di Cassazione concluse l’iter processuale sostenendo che “La strage di Piazza Fontana è stata opera di un gruppo eversivo costituito a Padova, nell’alveo di Ordine Nuovo, capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura, non più processabili in quanto assolti dalla Corte d’assise d’appello di Bari”.
Oggi in aula, al Comune di Milano, si terrà una seduta straordinaria dedicata al 45° anniversario dalla strage. Interverranno i familiari delle vittime segnate dalla tragedia; il Sindaco Giuliano Pisapia; il collega di Brescia, Emilio Del Bono, e il vicesindaco di Bologna, Silvia Giannini, tutti insieme per ricordare quel terribile giorno che 45 anni fa segnò il capoluogo lombardo e la storia italiana.
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