Musica e green life. Concluso a Nocera il Campania Eco Festival
NOCERA INFERIORE – Nelle serate di venerdì 10 e sabato 11 giugno, si sono svolte, presso l’Isola ecologica di Nocera Inferiore, cittadina nella provincia di Salerno, le tappe conclusive dell’edizione 2016 del Campania Eco Festival.
L’Eco festival, nato nel 2011, è uno dei progetti più importanti nati a nord della provincia di Salerno, che ha come obiettivi primari quelli di avvicinare le nuove generazioni alle tematiche ambientali; coinvolgere le Istituzioni nell’incremento della green economy e della green life in generale; infine esaltare le eccellenze paesaggistiche.
Venerdì sera hanno partecipato artisti del calibro di Enzo Savastano, TheRivati, i Polina, i BSB e altri ancora. Sono stati festeggiati anche i 10 anni dalla nascita del “DifferenziaRock”, nato prima come trasmissione radio e poi diventato il contest ufficiale del Festival, dove gli artisti emergenti campani trovano il loro spazio.
Sabato invece la serata si è aperta con i Kafka sulla spiaggia; è continuata con la musica di Giorgio Ciccarelli; quindi si sono esibiti i gruppi alternative-rock dei Teatro degli orrori e i Tre allegri ragazzi morti, che hanno concluso la serata e il festival.
Abbiamo rivolto le nostre domande a Giorgio Ciccarelli, ex chitarrista degli Afterhours.
Qual è il suo rapporto con questa manifestazione e con la tematica affrontata dal Campania eco festival?
«In realtà devo ammettere che è un rapporto puramente da musicista invitato, poi sono venuto a contatto con le persone che l’hanno organizzato, con tutta questa realtà, e devo dire che mi ha sorpreso molto. E’ un’idea bellissima questa di creare un festival all’interno di questa isola ecologica, perché aiuta a sensibilizzare la gente all’importanza del riciclo, della differenziazione della spazzatura, per cui la trovo veramente una grande idea.»
Rispetto alle esperienze che lei ha maturato nel corso della sua carriera, il Campania eco festival in che ruolo si colloca?
«Direi che è uno dei festival più interessanti d’Italia. Inoltre, radunare sullo stesso palco i Teatro degli orrori, i Tre allegri ragazzi morti, me e altri artisti, è la testimonianza del fatto che gli organizzatori hanno lavorato davvero bene.»
Riguardo la manifestazione, Abbiamo rivolto domande anche a Domenico De Filippis, direttore artistico del Campania Eco Festival.
Ci spiega il Campania Eco festival?
«I concerti organizzati nelle due serate rappresentano la conclusione di un percorso, il CEF appunto, che dura tutto l’anno. Quest’anno abbiamo promosso un progetto con “RiCrea”, consorzio del riciclo dell’acciaio, che è uno dei nostri main sponsor, e abbiamo coinvolto i ragazzi degli istituti superiori, in particolare quelli del liceo “Galizia” di Nocera, mostrando loro qual è il lavoro delle industrie che si occupano di produzione e smaltimento dell’acciaio, passando per tutta la filiera della vita del materiale stesso. L’iniziativa prende il nome non a caso di “Buatta experience. La Via Latta”. Le industrie che ci hanno ospitato sono state sia un’industria nocerina, che produce materiale e contenitori per conserve in acciaio; sia “Nappi Sud”, che ha sede a Battipaglia, e che è uno dei centri di stoccaggio di rifiuti più grandi in Europa.»
In cosa si concentrano dunque le vostre attività?
«Le nostre attività si concentrano molto sui green job, e cerchiamo di coinvolgere i ragazzi delle scuole proprio mediante la loro formazione, e l’educazione ambientale, poiché è difficile cercare di cambiare le coscienze delle persone già più adulte, che sono meno propense ai cambiamenti.»
Iniziativa importante, sapeva che quest’anno nel Comune di Nocera è stata introdotta la raccolta differenziata?
«Certamente. Da pochissimi mesi è stata introdotta anche nel nostro Comune la raccolta differenziata, e proprio qui il Comune ha portato l’isola ecologica mobile, che è una delle prime in Campania, ed è stata finanziata dai fondi europei. Tuttavia la nostra educazione alla raccolta differenziata parte già dall’inizio del nostro progetto, 6 anni fa, quando invitammo il Sig. Rossano Ercolini, Premio Nobel per l’Ambiente, che introdusse la raccolta differenziata nel suo comune di appartenenza, in Toscana. Da lì coinvolgemmo il Comune, e passo dopo passo siamo riusciti a dare comunque un impulso per smuovere un po’ le coscienze.»
Il messaggio è rivolto alla fascia giovane della società. Quali mezzi utilizzate per avvicinarvi a essa?
«Sicuramente la musica, che in giornate come queste è fondamentale per trasmettere il nostro messaggio green alle generazioni più giovani, e grazie poi anche alle altre iniziative che vengono proposte dagli stand presenti.»
Il ruolo delle Istituzioni per la realizzazione del progetto?
«Sicuramente il Comune ha svolto un ruolo importantissimo e fondamentale: ci ha messo a disposizione l’area dell’isola ecologica per 5 giorni, ci ha aiutati per quanto riguarda la comunicazione, ha fornito edifici o spazi per realizzare le altre nostre iniziative. Anche tutte le altre istituzioni e gli sponsor hanno avuto un ruolo fondamentale. Senza di essi non avremmo potuto fare nulla, poiché purtroppo l’iniziativa non ha goduto di contributi regionali.»
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