Solidarietà. Fiaccolata per le vittime di Orlando
NAPOLI – Cittadini si sono radunati lunedì alle ore 20:00 davanti al Consolato americano di Napoli, in Piazza della Repubblica, per omaggiare le vittime della strage di Orlando, in Florida. Il presidio si è svolto in concomitanza con quello di Milano.
All’ingresso del Consolato americano c’erano molti napoletani; gli esponenti di numerose associazioni LGBT; i rappresentanti della Regione Campania, del Comune di Napoli, della CGIL e della UIL. Presenti inoltre le Chiese metodiste evangeliche e libere di Napoli; l’ANPI, l’associazione nazionale partigiana; il Console Generale francese Jean Paul Seytre e ovviamente la referente per il Consolato americano, visibilmente commossa per la vicinanza dimostrata dalla cittadinanza napoletana al popolo statunitense. Il Consolato americano, oltre alla bandiera nazionale tenuta a mezz’asta in segno di lutto, ha esposto i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità LGBT; mentre il Comune di Napoli ha illuminato degli stessi colori tutto il colonnato di Piazza del Plebiscito.
Il Presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino, ha aperto la manifestazione, mentre le mani affrante dei presenti custodivano candele fiammanti, leggendo i nomi delle vittime della sparatoria nel locale gay di Orlando, in Florida, avvenuta nella notte tra sabato e domenica per mano di Omar Mateen, un ragazzo di 29 anni. Sono seguite alcune considerazioni a sostegno della pista omofobica, di cui viene additata la furia omicida del giovane, senza tuttavia citare il livello di danno e la violenza che il sistema politico americano impone alla società civile statunitense attraverso la diffusione e l’estrema disponibilità di armi. “Siamo qui innanzitutto in rappresentanza della comunità LGBT napoletana e campana, a portare solidarietà al popolo americano e agli amici e alle amiche omosessuali, 49, che sono stati brutalmente uccisi dalla follia omicida di un uomo che sicuramente era mosso innanzitutto da un odio di matrice omofobica. E’ sicuramente un simbolo dell’Occidente che viene colpito, perché oggi è sempre più netta la divisione tra un mondo che riconosce, con fatica, piena dignità e piena uguaglianza alle persone LGBT e un mondo che condanna ancora a morte le persone omosessuali”, queste le parole di Antonello Sannino.
Al termine degli interventi, intorno alle ore 21:15, le candele sono state depositate dai partecipanti davanti al Consolato, con sguardi evidentemente prostrati.
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