Lavoro. Disoccupati “Bacino crisi Caserta” presidiano Regione Campania per la formazione
NAPOLI – Giovedì 29 luglio, intorno alle ore 16:00 si è svolta una protesta degli ex lavoratori del “Bacino di crisi Caserta” all’esterno della sede della Regione Campania, sita in Via Santa Lucia. I Disoccupati si sono mobilitati, riuniti in presidio, per conoscere i dettagli sui nuovi corsi di formazione proposti dalla Regione Campania per i lavoratori espulsi.
La Campania ha un tasso di disoccupazione pari al 42%, il più alto in Italia secondo i dati ISTAT, statistiche che non tendono a diminuire. Una delle zone più colpite da questo fenomeno è sicuramente il casertano, la manifestazione per questo motivo è stata incentrata sui disoccupati di quel territorio. Un presidio pacifico, ma poco seguito, complice sicuramente il caldo afoso di questa estate, tuttavia erano presenti gli ex lavoratori che lottano con le unghie e con i denti per ottenere una nuova opportunità, necessaria per garantirsi un futuro, neanche troppo lontano. Come il caso di un ex dipendente di un’azienda del casertano, 52 anni, fuori anche dalla mobilità dopo circa tre anni, che oggi si ritrova senza la possibilità di comprar da mangiare alla sua famiglia, senza reddito. Purtroppo sono tanti i casi come il suo, troppi. Tutti padri di famiglia che sperano in questi corsi di formazione retribuiti, utili a proiettare in ambito lavorativo, a tempo indeterminato, la loro speranza di lavoro.
Durante l’incontro c’è stato anche un lungo incontro, durato circa un’ora e mezza, in cui i rappresentanti della Regione, che a detta degli ex lavoratori sono sembrati più disponibili rispetto ai precedenti colloqui, hanno infatti confermato agli ex lavoratori del “Bacino di crisi di Caserta” ciò che in precedenza non era scontato, cioè di includere tutti nei processi formativi e nelle politiche attive, stanziando circa 60 milioni di euro. Al riguardo, il lavoro che si sta svolgendo in questo momento è di preparazione per un documento dettagliato sull’intera vertenza da parte di alcuni sindacati.
Certo, ci sono ancora tanti punti da chiarire, in particolare su come coprire tutti i mancati pagamenti della mobilità in deroga dei mesi pregressi o come assegnare la continuità contributiva, che permetterebbe agli ex operai di rimanere ‘collegati’ al sistema pensionistico.
Nel seguente video, la testimonianza di un attivista, ex lavoratore, del “Bacino di crisi di Caserta”.