Ungheria. Giornalista razzista riceve l’Ordine di Cavaliere
BUDAPEST – Oltre 40 personaggi pubblici ungheresi, in passato decorati come Cavalieri con la Croce al Merito dal presidente Janos Ader, per protesta hanno deciso di restituire l’onorificenza dopo che il giornalista Zsolt Bayer, 53 anni, ritenuta razzista e antisemita, ha ricevuto la stessa onorificenza giovedì scorso. La decisione di onorare la figura controversa del giornalista ha scatenato un’ondata di proteste tra i beneficiari di sinistra della decorazione, che hanno restituito i loro premi contestando la presenza di Bayer nello stesso gruppo.
Bayer, blogger e giornalista di primo piano che scrive articoli per il quotidiano filo-governativo Magyar Hirlap, è noto in Ungheria per i suoi commenti contro le varie minoranze e contro i profughi siriani che hanno attraversato le frontiere del suo paese. Negli anni passati il giornale per cui scrive Bayer è stato multato anche per aver pubblicato frasi contro il popolo Rom: nel 2013 un articolo di Bayer offendeva l’etnia Rom definendoli “Animali non idonei per la coesistenza”, in risposta a ripetuti episodi di criminalità accaduti a Roma. Anni dopo, il giornale è stato ancora una volta multato per la pubblicazione dei commenti di Bayer, il quale sosteneva che tutti i ragazzi profughi oltre i 14 anni di età sono “potenziali terroristi”.
Commentando il premio di Bayer, l’uomo d’affari Andras Polgar, uno di quelli che ha restituito il premio dell’ordine, ha dichiarato all’agenzia di stampa ungherese Free Press: “Lo Stato ritiene opportuno alzarare i criminali razzisti su un piedistallo, (…) è impossibile tollerare questo per chi ha una coscienza sobria ed equilibrata”.
Andras Heitler, leader dell’organizzazione della principale comunità ebraica dell’Ungheria, è un altro decorato che ha restituito la sua decorazione. Di Bayer ha detto che “Sta accendendo sentimenti anti-zingari. (…) Inquina l’Ungheria con le idee che sono adatte per distruggere la nazione”.
Tuttavia il governo ungherese ha difeso la sua decisione, affermando che il premio a Bayer era stato assegnato per il suo lavoro di protezione per le vittime dell’oppressione comunista in Ungheria. Da segnalare che Bayer ha stretti legami con il governo ungherese: fu tra i 37 studenti ungheresi fondatori del partito Fidesz, al potere dal 1988, ed è un amico personale del primo ministro Viktor Orban. Entrambi hanno fatto osservazioni critiche circa l’Unione europea e il modo in cui sta gestendo la crisi dei rifugiati.