Libri. “Haiku e sakè”, felicità con poco
ROMA – E’ in libreria, edito da “add editore”, l’opera della giornalista Susanna Tartaro: “Haiku e sakè”. Nelle 128 pagine di cui il libro si compone, i versi del monaco viandante Santoka, che dialoga con la quotidiana e repentina routine delle città contemporanee, alle prese con appuntamenti, lavori e un mondo che si ferma sempre meno ad aspettare. Tuttavia, in questo scenario si offrono talvolta piccoli e imprevisti scorci di bellezza, come uno scatto fotografico di uno squarcio di città o un sorriso, che ci danno conferma che la rapidità caotica di questo mondo non ha preso ancora il sopravvento. E’ per questo che l’autrice, nata a Roma, curatrice del programma culturale di Rai 3 “Fahrenheit”, offre nel suo lavoro anche piccoli scorci fotografici, intenti a catturare questi delicati attimi di naturale bellezza e semplicità, che hanno lo stesso intento dei piccoli haiku (Componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, generalmente composto da tre versi – ndr) che fungono da intermezzo tra un ricordo e un racconto.
La storia della vita, dei ricordi e delle passioni dell’autrice si snoda in 12 tappe, attorno a quella degli autori di questi piccoli e veloci componimenti, apparentemente ermetici se accostati all’odierna letteratura italiana. Poche sillabe per rigo: 5-7-5, ma così tante emozioni e colori dietro ogni singola parola, sensazioni ben descritte all’inizio del IX capitolo: “L’haiku è pieno di colori. La sua forza icastica offre ai lettori una tavolozza infinita che attinge alle esperienze soggettive, ai ricordi più lontani di ognuno”.
Attraversando i momenti cruciali del libro si giunge a uno snodo importante del racconto: l’ultima tappa, quella intitolata alla felicità, oggi vero e proprio ‘affare’. Infatti sono sempre in aumento gli ‘specialisti’, autori che scrivono libri offrendo dritte su come affrontare questo o quel problema. La differenza con lo haiku salta all’occhio leggendo ciò che scrive l’autrice in un paragrafo del libro: “L’autore in questione è del tipo rassicurante e stirato di fresco, e predilige il pubblico femminile, cui si rivolge come per una seratina a lume di candela. Dimentico di degna carriera accademica si lancia in consigli di strategia amorosa e di tecnica dei sentimenti.”.
Sono tanti i significati della felicità, e attraverso le pagine di “Haiku e sakè” impariamo a goderne con poco.
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