Giugliano. Ripulita Villa Zagaria, ex dimora di camorra
VARCATURO – Sabato 24 settembre il Circolo Legambiente Giugliano Arianova, con la collaborazione dell’assessorato alla Fascia Costiera del Comune di Giugliano in Campania, Comune dell’area metropolitana di Napoli, ha dato il via all’evento “Puliamo il mondo” attraverso la pulizia del parco antistante Villa Zagaria, un bene confiscato alla camorra nel 1995 e consegnato al comune di Giugliano solo nel 2014.
L’edificio è appartenuto a un affiliato del clan guidato da Michele Zagaria, boss del clan dei casalesi, soprannominato “Capastorta”. Venne sequestrato dalla DIA nel 1995 per poi esser affidato nel 2014 al Comune di Giugliano, infine concesso all’Associazione Libera Contro le Mafie, associazione che dal 16 Giugno all’11 Agosto scorso ha ivi tenuto campi di volontariato e di studio sui beni confiscati.
Di una villa di lusso, nascosta tra 10mila metri quadrati di vegetazione, dove un tempo vi si organizzavano feste e banchetti familiari, non rimaneva altro che un casolare abbandonato a se stesso, tra macerie e sterpaglie. All’evento di pulizia dello stesso erano presenti tantissimi ragazzi delle scuole Don Giuseppe Diana e S.M.S. Don Salvatore Vitale, che insieme a genitori, insegnanti, e agli attivisti di Legambiente, dopo un breve dibattito introduttivo hanno iniziato a tagliare le sterpaglie presenti nella villa, donandole dopo tanti anni di trascuratezza dell’amministrazione comunale un’immagine più ordinata.
A conclusione della mattinata si è letta una breve nota informativa circa il luogo ripulito, con riferimenti alla legalità e al recupero dei beni confiscati, una lettura a cui sono seguite attività ludiche per i più piccoli.
L’intento delle Associazioni e dell’amministrazione comunale, che insieme collaborano per la riqualificazione del bene confiscato, è di poterlo trasformare in breve tempo in un parco urbano, disponibile a tutta la cittadinanza, in cui vi si potranno tenere eventi e convegni culturali di vario genere. Non resta quindi che aspettare, per verificare se quello di sabato sia stato effettivamente l’inizio di un percorso di legalità che si concretizzerà nel tempo.
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