Musica. Il Bataclan riapre i battenti con Sting “per finire quel concerto interrotto”
PARIGI – Il Bataclan, storico locale della capitale francese, in data 4 novembre ha annunciato la sua riapertura ufficiale: 12 novembre, a distanza di un anno dai tragici attentati che hanno colpito il cuore della Francia. In un comunicato social, il cantante inglese Sting, ex frontman dei leggendari Police, ha annunciato anche la sua presenza sul palco del Bataclan.
Torna la musica dunque nella location rock della popolazione parigina. Il Bataclan aprì al pubblico nel lontano 1885, ma il 17 novembre 2015 è stato teatro di uno dei più gravi attacchi terroristici in suolo europeo. In quell’occasione, durante il concerto della band americana Eagles of Death Metal, un gruppo di tre attentatori di matrice islamica irruppero nel teatro: muniti di AK-47 presero a sparare indistintamente sulla folla, compiendo una vera e propria carneficina: 93 vittime. Ancora oggi restano impresse, negli occhi di molti, le immagini dei sopravvissuti alla strage in fuga attraverso i balconi o in qualsiasi modo possibile dalla furia omicida dei terroristi. In seguito ai gravi avvenimenti di quella notte, il mondo si strinse in un profondo cordoglio.
Sting, icona della musica rock e persona molto attiva nel sociale, basti pensare al suo ruolo attivo nella fondazione della band benefica Band Aid, ha comunicato con un tweet che sarà ospite della prima serata di riapertura del Bataclan. Inoltre la superstar britannica ha dichiarato: “I nostri amici erano venuti a sentire del rock&roll e sono morti. Voglio finire quel concerto interrotto […]”. Ancora una volta il bassista dei Police si espone in prima persona. Sono note le sue battaglie a favore dell’ambiente e il suo impegno umanitario verso le popolazioni messe in ginocchio dalle catastrofi naturali. La sua partecipazione alla prima serata di musica, dopo l’orrore di quella maledetta notte, è estremamente emblematica. Un chiaro acuto di denuncia verso le atrocità del terrorismo e di ogni forma di violenza.
Nei giorni successivi alla performance dell’’Englishman in New York’, altri artisti di fama mondiale terranno delle esibizioni nel Bataclan, anch’essi solidali e con l’intenzione di dare fiducia a chi ancora non può avere una vita normale da quella notte. Gli artisti in questione sono Peter Doherty, 16 novembre; e Youssou N’Dour, 17 novembre; in seguito Marianne Faithfull, Laurent Garnier e Yael Naim fra gli altri.
By Ernesto Gagliotta