Università. No tax area. LINK chiede maggiori garanzie per gli studenti
NAPOLI – La mattina di martedì 25 gennaio, gli studenti di LINK Napoli hanno organizzato un flash mob fuori le sedi dell’Università Federico II e de L’Orientale, per chiedere l’adeguamento dei regolamenti sulle tasse alle nuove norme previste nella Legge di Stabilità, che introdurrà per l’anno prossimo una No tax area per tutti gli studenti con un reddito ISEE al di sotto dei 13.000 euro e una tassazione agevolata per la fascia dai 13.000 ai 30.000 euro.
Gli studenti di LINK hanno steso simbolicamente all’esterno degli ingressi principali delle due università alcuni pantaloni con le tasche di fuori, per rappresentare le tasche ‘vuote’ degli studenti che per anni hanno pagato le tasse universitarie, senza poter accedere a forme di welfare studentesco adeguate alle reali necessità territoriali.
Spiega i motivi di questa protesta Domenico Cristiano, responsabile dell’organizzazione LINK Napoli: «Oggi abbiamo organizzato in tutti gli atenei d’Italia una serie di azioni contro il caro tasse all’università e per chiedere l’adeguamento delle tasse alla nuova Legge di Stabilità. Chiediamo che al più presto alla Federico II e a L’Orientale vengano convocate le commissioni per elaborare il nuovo regolamento, in modo da rendere attivi e partecipi i rappresentanti degli studenti su un tema molto sentito dalla componente studentesca, e allo stesso tempo chiediamo che, a tutte le altre categorie di studenti non tutelati dalla Legge di Stabilità, non vengano alzate le tasse.»
Qual è la vostra posizione in merito al welfare universitario?
«Per noi non basta la No tax area per risolvere la grave crisi che al giorno d’oggi ha il sistema universitario italiano, una crisi che si manifesta nella difficoltà di accedere alla formazione universitaria e in servizi sempre più carenti. La No tax area deve essere aumentata e l’esenzione estesa fino ai 32.000 euro ISEE, e in maniera graduale si passi a un sistema di università completamente gratuita, e ci auguriamo che venga sperimentato anche in Italia il reddito di formazione.»
Quanti fondi sono stati investiti per la No tax area?
«Per la No tax area sono stati investiti all’incirca 160 milioni di euro per il 2017 e il 2018. Pensiamo che questa cifra possa coprire le perdite che avranno gli atenei dalle esenzioni delle tasse, ma ciò che è importante è fare in modo che a nessuno venga aumentata la tassazione per compensare tali perdite.»
Attualmente qual è la situazione del diritto allo studio in Campania?
«In Campania uno dei problemi principali sono le soglia ISEE troppo basse rispetto alle soglie di altre regioni. Infatti in Campania la soglia è di 15.000 euro, mentre il massimo nazionale al quale le regioni possono adeguarsi è di 23.000 euro ISEE. Oltretutto c’è una risoluzione del Consiglio Regionale approvata nell’ottobre del 2015 che obbliga l’Amministrazione ad alzare le soglie. Risoluzione disattesa nonostante sia stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Ciò crea anche un problema di attrattività degli Atenei campani per gli studenti di altre regioni.».