Diritti umani. Le scuole di Formia in prima linea
FORMIA – Nella cittadina laziale in provincia di Latina, il 2 febbraio alle ore 09:30 presso la sala Ribaud del Comune, gli attivisti di Amnesty International, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Formia, hanno incontrato le classi delle scuole superiori che hanno aderito al progetto “Human Rights Friendly School”.
Il progetto dell’ONU è nato nel 2004 per il programma mondiale sull’educazione ai d iritti umani e coinvolge 20 Paesi del mondo. Terminerà a maggio. Il progetto è rivolto a studenti, insegnanti, genitori e personale non docente: attraverso corsi specifici, workshop tematici e percorsi formativi, ha l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza, la non discriminazione, la dignità e il rispetto come base di tutti gli aspetti della vita scolastica.
In Italia hanno aderito 15 istituti, di cui ben 5 di Formia. Durante la mattinata sono stati visualizzati i video realizzati dalle classi delle scuole coinvolte, che hanno potuto scegliere tra le tre tematiche proposte da Amnesty: la pena di morte, la discriminazione e lo stop al bullismo. Successivamente sono stati proiettati due video di Amnesty: il primo ha spiegato cosa e quali siano i diritti umani, mentre il secondo, sulla pena di morte, ha sottolineato l’inefficacia del suo utilizzo, dimostrando invece come rimedi alternativi: attività di polizia efficaci, sistemi giudiziari funzionanti, progressi nel campo dell’educazione e dell’impiego, siano più utili nella riduzione dei livelli di criminalità.
Infine i volontari di Amnesty hanno rilasciato alcune targhe alle classi che hanno aderito al progetto, qualificandole come “classi amiche dei diritti umani”. Al riguardo, al termine dell’incontro abbiamo posto qualche domanda alla responsabile regionale per il Lazio di Amnesty International, Viviana Isernia.
Ci descrive gli obiettivi del progetto “scuole amiche dei diritti umani”?
«Il progetto è rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, nasce nel contesto del programma mondiale per l’educazione ai diritti umani, il programma promuove un approccio globale all’educazione e chiede alle scuole di fare educazione su, attraverso e per i diritti umani. Il progetto ha lo scopo finale di coinvolgere tutta la scuola e renderla nel suo complesso una comunità accogliente e rispettosa dei diritti umani».
Qual è la situazione attuale, a livello mondiale, dei diritti umani?
«Attualmente c’è una migliore consapevolezza della conoscenza dei diritti umani, anche se il lavoro di Amnesty International e degli attivisti è sempre molto difficile, soprattutto in alcuni paesi come l’Arabia Saudita, l’Iran o la Cina».
Come hanno risposto le scuole di Formia al progetto?
«Il progetto a livello locale è andato meglio del previsto. Hanno partecipato 14 classi di 6 istituti superiori, in cui ogni istituto superiore ha scelto un tema tra pena di morte, stereotipi e pregiudizi, discriminazione, stop al bullismo e cyberbullismo. Ma oltre agli istituti di Formia ha aderito anche l’istituto agrario di Itri».
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