Sofferenza bancaria + 21% in un solo anno. Son finiti i soldi
ROMA – Oggi il centro studi di Unimpresa ha diffuso nel suo rapporto mensile i dati relativi al credito bancario, basato sui dati ufficiali della Banca d’Italia. La situazione illustrata dalle statistiche della ricerca è drammatica e in evoluzione costante verso il basso: le sofferenze delle banche (Crediti, spesso inesigibili, oggetto di recupero giudiziario – ndr) negli ultimi 12 mesi sono arrivate a 181 miliardi di euro, in aumento di oltre il 21% rispetto allo scorso anno, con una maggiorazione di oltre 31 miliardi di sofferenza.
Secondo il rapporto di Unimpresa le famiglie italiane non pagano rate di finanziamento per quasi 34 miliardi, + 7,42% rispetto all’anno precedente, con un calo del 5% relativo alle nuove richieste di finanziamento, e del 1% riguardo i mutui e il credito al consumo; mentre le imprese italiane sfiorano una sofferenza di quasi 130 miliardi, non godendo di alcuna linea suppletiva di credito bancario, visto che il dato è pressapoco fermo rispetto allo scorso anno, con un leggero e insignificante incremento dello 0,07% dopo anni di calo costante. In aumento anche le sofferenze della Pubblica Amministrazione, Onlus, assicurazioni e fondi pensione: +22,38%. Sulla base di questi dati dunque il rapporto tra prestiti e sofferenze bancarie è passato al 12,81% rispetto al 10,54% dello scorso anno.
Sono finiti i soldi o come dice il Premier Renzi gli italiani si stanno arricchendo?