Napoli. Presentata la Festa della Riscossa Popolare 2017
NAPOLI – Martedì 13 giugno alle ore 17:30 ha avuto luogo la riunione dei membri del CARC Napoli centro, Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, presso la Gallery @rt, uno spazio autogestito da artisti, artigiani e attivisti sociali sito all’interno della Galleria Principe. L’incontro ha avuto come obiettivo la presentazione della Festa della Riscossa Popolare 2017, che si terrà dal 14 al 16 luglio a Napoli.
La Festa della Riscossa Popolare, organizzata in diverse città d’Italia, si è distinta nelle varie edizioni per essere un laboratorio politico, uno spazio di dibattito e uno strumento di autorganizzazione popolare teso a costruire un’alternativa politica, partendo dalla città per arrivare alla scena nazionale. Un’occasione questa, che tramite l’incontro tra i cittadini e le associazioni popolari permette un confronto su concetti fondamentali quali a esempio il lavoro, il territorio, la solidarietà, il diritto all’abitare, la salute e il cui protagonista è il popolo organizzato contro ogni forma di oppressione e repressione.
Se nell’edizione precedente ha avuto particolare attenzione il tema della difesa e applicazione della Costituzione, con la partecipazione di operai ILVA e FCA, sindaci di amministrazioni progressiste come quella di Napoli e Polistena, e organizzazioni popolari e di studenti, i cambiamenti della scena politica, secondo gli intervenuti, rendono necessario il concentrarsi sull’attuazione della Costituzione. Non solo quindi la richiesta alle autorità di rispettarne i dettami, ma promuovere un’iniziativa diretta e del basso delle organizzazioni operaie e popolari.
L’idea di fondo insomma è che la conoscenza e l’applicazione della Costituzione possa permettere un’emancipazione delle masse popolari, la rottura del sistema della delega e la costruzione di una nuova governabilità dal basso. Il tutto, in una città come Napoli, che come noto ha una forte presenza di movimenti sociali e politici, e che tiene particolarmente alla difesa e all’applicazione della Costituzione. Nel 14 maggio scorso infatti, durante l’assemblea “Napoli, città per l’attuazione della Costituzione”, un incontro patrocinato dal Comune di Napoli a cui hanno aderito sindacati, esponenti del mondo culturale e della società civile, sindaci e amministratori, è stato sancito il passaggio da “Città ribelle” a “Città per l’attuazione della Costituzione”, ed è stato delineato il percorso di una forza sociale che vede nell’attuazione di quest’ultima l’unico rimedio allo strapotere della finanza, che ha come obiettivo il profitto ai danni dell’ambiente e dei lavoratori.
La festa sarà quindi politica, ma anche culturale e ricreativa. Sebbene ancora in costruzione, non mancheranno concerti, contest, mostre, iniziative e dibattiti. Al termine della presentazione è stato offerto agli intervenuti un piccolo buffet con aperitivo.
Roberto de Gregorio, segretario del CARC Napoli centro, ha risposto alle nostre domande.
Cos’è per voi la Festa?
«Per noi la Festa è come una scuola in cui gli organismi costituiscono una piccola società; ci si responsabilizza e si impara a gestire svariate cose dal vitto all’alloggio, passando per l’organizzazione di un dibattito, fino ad arrivare ai servizi igienici.»
Il tema centrale?
«Il tema è l’attuazione della Costituzione. Innanzitutto va detto che in Italia ci sono moltissimi movimenti che operano per l’attuazione della Costituzione e dei suoi articoli, penso a esempio a quelli inerenti al diritto della casa e all’abitare. Noi pensiamo che l’attuazione non debba essere delegata, ma debba avvenire dal basso. Se a esempio i cittadini riprendono un quartiere e si occupano della manutenzione delle strade, della raccolta differenziata, di incrementare il servizio scolastico, stanno applicando gli articoli e attuando la Costituzione, imponendola ai vertici politici. Faccio anche l’esempio della sanità pubblica: Il comitato San Gennaro insieme ai lavoratori può creare un piano che dal basso rispetti concretamente l’esigenze territoriali e non i meri dati economici. Cioè avere Ia possibilità che i cittadini ricomincino a partecipare politicamente alle decisioni che riguardano le loro vite.»
Ci sono indiscrezioni circa gli interventi alla Festa?
«Posso dirle che ci sarà un dibattito a livello nazionale a cui parteciperanno probabilmente i sindaci; Paolo Maddalena (Giurista e magistrato – ndr); e la cittadinanza. Occorre fare un bilancio e decidere il prossimo passo. Per quanto riguarda gli artisti non posso dirle nulla, per preservare l’effetto sorpresa, ma anche perché i contratti non sono stati ancora definiti.»
Il ruolo dell’Amministrazione comunale?
«Siamo arrivati alla VII edizione della Festa, ogni anno l’Amministrazione ci da’ il patrocinio per gli eventi “Estate a Napoli”. C’è sempre stata una partecipazione costruttiva ai dibattiti e alle iniziative. Il nostro ruolo è spingerla a fare il volere popolare.»
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