Movimento Sud No Euro: “Solo chi è del Sud, può riscattare il Sud“

NAPOLI – Il 24 gennaio in mattinata, presso l’Hotel Ramada, lo scrittore e blogger napoletano Francesco Amodeo ha presentato il movimento Sud No Euro.

La manifestazione è nata come alternativa a quella salviniana tenutasi lo scorso 19 gennaio; ad essa, con la moderazione di Laura del Tufo, sono intervenuti il docente di Economia Politica Antonio Maria Rinaldi, il magistrato Edoardo Vitale, l’editore Pietro Golia, l’economista Salvatore Tamburro e il presidente dell’associazione culturale “Siamo Tutti Briganti” Mario Picariello.

Le Regionali sono vicine e molte sono le aggregazioni politiche che, sbandierando ideologie meridionaliste, si propongono ai cittadini. Queste formazioni spesso sono molto simili tra loro, talvolta difettano di un concreto programma, di frequente si azzuffano in estenuanti litigi. Rispetto alla schiera dei gruppi che riescono a coagularsi intorno a una lista o un programma politico, ancor più vasto e frammentario è il panorama meridionalista a Napoli.
Il movimento Sud No Euro ha elaborato in primis un concreto programma, definito di “Liberazione” in undici punti, in gran parte di natura strettamente economico-finanziaria; spiccano tra tutti il ritorno alla sovranità monetaria e la lotta agli illeciti bancari. In secundis, la conflittualità viene disinnescata lasciando cadere ogni pregiudiziale: sì al dialogo con tutti, a patto che ci sia un reale interesse alla tutela territoriale, di qualsiasi natura essa sia.

Il dibattito è valso ad armonizzare le anime del movimento: Golia ha definito quest’aggregazione come “un’agorà di tutti i movimenti”; mentre Amedeo e Tamburo si sono soffermati sulla denuncia contro le lobby sovranazionali: leggi Bilderberg, JP Morgan, Commissione Trilaterale, che decidono senza mandato popolare le economie di interi Paesi e in Europa impongono la moneta unica; Rinaldi invece ha sottolineato la rilevanza del Sud nell’economia dell’intero Paese, argomento ripreso anche da Picariello e Vitale che hanno rivendicato l’estrema importanza dell’identità culturale del Sud come antidoto alle lobby usuraie.

Sud No Euro si propone dunque come interlocutore a tutta l’area meridionalista, della quale diversi esponenti erano presenti in sala, e lo stesso Amodeo, in conclusione, ha ribadito lo spirito indipendentista che caratterizza il gruppo, che mostra di essere interessante perché, per la prima volta, si vedono due anime distinte convivere: economisti antisistema e meridionalisti identitari.

By Riccardo Bruno

Comments

  1. Buonasera, è possibile avere un calendario delle prossime riunioni, mi piacerebbe partecipare.
    Grazie e buon lavoro.

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