Ambiente. Plastica biologica dal limone
BARCELLONA – Pubblicata sulla rivista ACS Catalysis, dell’American Chemical Society, la scoperta di un team di ricercatori dell’Istituto di ricerca chimica della Catalogna: lo studio dimostra che è possibile creare una plastica biologica, sostituendo le sostanze potenzialmente dannose con il limone.
Gli esperti hanno lavorato sui policarbonati: materiali utilizzati in tutte le industrie, in particolare quelle specializzate nelle produzioni plastiche, dalle custodie dello smartphone alle ali degli aeroplani, ma che suscitano perplessità a causa della conociuta tossicità (Sin dagli anni ’30 – ndr) del composto organico bisfenolo A (BPA), prodotto dal petrolio, una delle molecole principali nella produzione del policarbonato.
Lo studio condotto dai ricercatori catalani spiega lo sviluppo di un metodo di produzione dei policarbonati che usa due sostanze abbondanti in natura: il limonene, un idrocarburo contenuto nella buccia degli agrumi; e la CO2, ovvero l’anidride carbonica.
Il limonene, che può essere ricavato da limoni e arance, offrendo un’alternativa biologica e sostenibile alle industrie, sarebbe in grado di sostituire il BPA, da tempo ormai sotto la lente d’ingrandimento dell’UE: il mese scorso infatti, il comitato degli Stati membri dell’Autorità UE per le sostanze chimiche si è espresso all’unanimità evidenziando la possibilità che il bisfenolo A abbia effetti nocivi sull’apparato endocrino e il sistema ormonale. La decisione inevitabilmente apre a future misure restrittive sul suo utilizzo, che già dal 2011 è vietato in Europa per la produzione dei biberon.