Ambiente. Finalmente torna il “Vuoto a rendere”
ROMA – Lunedì 25 settembre sulla Gazzetta Uficiale è stato pubblicato il regolamento del ministero dell’Ambiente che attua la misura del “Collegato Ambientale”, rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione di un sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili. Il regolamento tuttavia prevede l’attuazione su base volontaria, per un anno. Successivamente sarà necessario verificare i dati di adesione degli esercizi al sistema e dunque stabilire se la pratica sia da confermare ed eventualmente estendere ad altri tipi di prodotto e ad altre tipologie di consumo.
Chi aderirà al regolamento dovrà identificare il proprio esercizio commerciale: bar, ristorante, albergo o altri punti di consumo, con un bollino che informerà circa la disponibilità del servizio “vuoto a rendere” per le bottiglie di birra e acqua minerale.
L’obiettivo del “vuoto a rendere” è sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo, del riciclo e così diminuire la produzione dei rifiuti: infatti i contenitori, o le bottiglie più resistenti in vetro, plastica o altri materiali, possono essere riutilizzati oltre dieci volte prima di divenire scarto.
Nella nota del Ministero anche la dichiarazione del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: “Un Paese come l’Italia, proiettato nell’economia circolare, non può che guardare con interesse a una pratica come il vuoto a rendere, già diffusa con successo in altri Paesi. Questo decreto offre una possibilità a consumatori e imprese di scoprire una buona pratica che aiuta l’ambiente, produce meno rifiuti e fa risparmiare soldi”.
Da segnalare che la battaglia del “vuoto a rendere” è stata portata avanti per circa due anni dal deputato Stefano Vignaroli, del Movimento 5 Stelle.