Ucraina. Nuovo accordo di pace
MINSK – Il “cessate il fuoco” tra Ucraina e ribelli filorussi prosegue, anche se si registrano diverse esplosioni e colpi di grosso calibro nella parte settentrionale della città di Donetsk. Al memorandum firmato il 5 settembre scorso, che ha delineato una tabella di marcia per la pace in Ucraina, ha fatto seguito questa mattina un accordo, firmato a Minsk in Bielorussia tra Ucraina e Russia durante i colloqui iniziati nella giornata di ieri 19 settembre, per la creazione di una zona cuscinetto demilitarizzata controllata dagli osservatori dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, creata dagli Stati Uniti nel 1948, anche se con un nome diverso, per amministrare il cosiddetto “Piano Marshall” per la ricostruzione postbellica dell’economia europea – ndr). L’accordo dovrebbe essere osservato da entrambe le parti in guerra nel giro di 24 ore.
L’accordo, contenente 9 punti programmatici, prevede anche l’indietreggiamento di almeno 15 km delle armi di artiglieria pesante di entrambi gli schieramenti, al fine di creare una zona cuscinetto di circa 30 km; il divieto di avanzare oltre le linee occupate sino alla data del 19 settembre; l’impegno al ritiro di mercenari stranieri tra le file dei soldati e dei ribelli; e il divieto di sorvolo, a tutti gli aerei militari, del territorio controllato dai ribelli in Ucraina orientale, eccezion fatta per i droni dell’OCSE, necessari alla sorveglianza aerea degli schieramenti.
Intanto a Donetsk è giunto il terzo convoglio di aiuti umanitari russi: circa 200 veicoli carichi di 2.000 tonnellate di cereali, cibo in scatola, generatori, medicine, vestiti caldi, e acqua. Attualmente stanno scaricando gli aiuti in due magazzini della città. La situazione resta instabile.