Ambiente. Contro i cambiamenti climatici, consumare meno carne
ROMA – Greenpeace, uno dei più grandi movimenti ambientalisti del mondo, che vanta circa tre milioni di sostenitori, ha pubblicato un rapporto, intitolato “Meno è meglio”, secondo il quale “Se vogliamo evitare gli impatti più devastanti dei cambiamenti climatici e rispettare l’Accordo di Parigi, dobbiamo dimezzare produzione e consumo globale di carne e prodotti lattiero caseari entro il 2050”.
In Europa, secondo la ong, la riforma della Politica Agricola Comune deve facilitare la transizione dal modello degli allevamenti intensivi a nuove forme di agricoltura e di allevamento ecologiche: “La Politica Agricola Comune ci sta spingendo verso l’insostenibilità. Gli allevamenti intensivi sono una grande fonte di emissioni di CO2, di inquinamento dell’aria e dell’acqua, e possono causare seri problemi alla salute, tra cui lo sviluppo della resistenza agli antibiotici. L’Italia e l’Unione europea devono garantire che l’imminente riforma della PAC acceleri il passaggio a una produzione sostenibile di ortaggi e verdure, e riduca gli allevamenti industriali, ritirando il sostegno della produzione intensiva di animali”.