Cultura. FALDUSfabrica tra Africa e Abruzzo
FALLO – Domenica 12 agosto 2018, Petrus Kgalema Motlanthe, terzo Presidente e Vicepresidente del Sudafrica (2008-2014), nonché già Vicepresidente e Segretario Generale dell’African National Congress, sarà in visita con la sua delegazione presso il Comune di Fallo, in provincia di Chieti in Abruzzo, dove sarà insignito ufficialmente della Cittadinanza Onoraria con una cerimonia che si terrà alle ore 12:00 in Piazza IV Novembre, alla presenza delle Autorità.
La manifestazione è promossa dal Sindaco di Fallo Alfredo Salerno, dal Vice Sindaco Gianluca Castracane e dal Consiglio Comunale, con la Mediazione dell’Avvocato e Commendatore della Repubblica Italiana Maurizio Mariano. L’incontro istituzionale con tutta la comunità avverrà nel segno del profondo legame fra il piccolo centro, la regione Abruzzo e la lontana, materna terra d’Africa. Un’unione resa possibile dall’emigrazione di alcuni cittadini fallesi e abruzzesi, nel corso del XX secolo. All’interno di questa dimensione di vicinanza fra tutti i popoli, di pace e fratellanza, la giornata del 12 agosto sarà dedicata all’indimenticabile Presidente Nelson Mandela, il cui centenario dalla nascita ricorre quest’anno; e all’inaugurazione, da parte della moglie del Presidente Sig.ra Gugu Motlanthe, del progetto artistico FALDUSfabrica: I Edizione di una mostra d’arte che interesserà il centro storico del paese, un progetto espositivo che si baserà sull’esposizione di dieci artisti di origine abruzzese, ognuno con diversi linguaggi espressivi, al fine di trasmettere al meglio l’identità del luogo e la sua memoria. Al riguardo abbiamo incontrato Roberta Andolfo, curatrice dell’evento.
Cosa è FALDUSfabrica?
«Il progetto FALDUSfabrica è volto innanzitutto a far conoscere direttamente agli ospiti sudafricani e a tutte le persone interessate ogni autore e il suo lavoro, quali portavoce delle molteplici realtà espressive che caratterizzano il territorio, regalando un vivo esempio della recente produzione artistica in Italia e dando luogo a un momento di autentica condivisione culturale. L’idea espositiva di base intende lasciare spazio alla libera comunicazione dell’individualità di ogni artista, lì dove l’insita impronta della terra natia si incontra con l’universalità di una dimensione umana senza specifici confini territoriali, esaltando la presenza dell’anelito di globalità sia in progetti strettamente legati ai luoghi d’appartenenza che in quelli lontani da familiari atmosfere, con la dimostrazione di quanto le distanze siano relative, eppure al contempo rilevanti. In quest’ottica i vari allestimenti, le forme degli spazi, i programmi visuali oltre che i linguaggi utilizzati: pittura, installazione, fotografia e altro ancora, e le commistioni fra di essi, saranno evidentemente dissimili gli uni dagli altri, permettendo a tutti di trarre arricchimento da queste differenze.»
Come si integra un ampio progetto artistico e culturale in un paese così piccolo?
«Sviluppandosi intorno a un’idea di incontro e confronto, FALDUSfabrica trova piena realizzazione nel contatto diretto tra i visitatori e i diversi progetti artistici esposti nel centro storico del nostro paese. A tutti, addetti ai lavori e non, sarà data la possibilità di vivere l’intensa ricerca condotta da artisti di grande spessore, i quali al di là dell’indiscusso riconoscimento internazionale e pur nella ricercatezza della loro individuale espressione, riescono a far dialogare agevolmente la loro arte con le persone, nel concreto e con grande efficacia. Crediamo che il legame fra queste personalità e i luoghi di appartenenza si comunichi in modo spontaneo attraverso le opere e che tutti infine si relazionino con il mondo nel suo complesso, facendovi convergere radici, storia e scelte interpretative. Si tratta di un’importante occasione per il comune di Fallo, che diviene a tutti gli effetti catalizzatore di progetti e iniziative autenticamente culturali, e un modo per far conoscere agli ospiti del Sudafrica e a tutti i visitatori validi esempi dell’arte che si compie in territorio abruzzese e italiano. Viceversa, si potrà godere di un contatto diretto con i rappresentanti del popolo sudafricano, in un momento gioioso e significativo come quello del centenario dalla nascita di Mandela.»
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