Mausoleo Suleyman Shah. Siria: “Operazione turca è un’aggressione”
DAMASCO – Il governo siriano è infuriato per quanto accaduto questa notte: l’esercito turco ha condotto un blitz con ben 39 carri armati e diversi droni ben 35 chilometri all’interno dello Stato siriano per evacuare i propri soldati dalla tomba-mausoleo di Suleyman Shah, nonno del fondatore dell’impero ottomano.
La Turchia ha avvertito dell’operazione il consolato siriano situato a Istanbul, ma non ha atteso il via libera. Damasco ritiene l’operazione militare un’aggressione al proprio territorio e chiede che i responsabili ne paghino le conseguenze. Tuttavia è difficile che accada, visto che la zona in cui è situato il mausoleo è considerata da sempre un’enclave turca, sulla base di un trattato con la Francia risalente al 1921, ed è probabilmente per questo motivo che Ankara non ha atteso risposte da parte delle Autorità siriane.
Erano 40 i soldati turchi bloccati nei pressi della tomba: il territorio era circondato dalle forze dell’Isis e a causa di ciò negli ultimi 10 mesi erano impediti i rifornimenti. Lo Stato Islamico, che negli ultimi mesi ha abbattuto numerosi mausolei e moschee siriane e irachene perchè considerate una forma di idolatria, ha cinto d’assedio il mausoleo costringendo le truppe turche alla ritirata, le quali però sono riuscite a portare via le spoglie del nonno del fondatore dell’impero ottomano. Durante l’operazione, sembra a causa di un incidente e non per uno scontro armato contro i miliziani jihadisti, ha perso la vita un soldato turco. A confermarlo è stato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan in persona, il quale ha anche elogiato il proprio esercito per il successo conseguito: “E’ stata un’ operazione eccellente. Tutte le reliquie della tomba di Suleyman Shah e i nostri soldati sono stati riportati nel nostro Paese sani e salvi”.
Prosegue intanto l’insània della propaganda Isis: durante la notte è stato diffuso in rete un nuovo video, i cui protagonisti, alcuni combattenti curdi chiusi in gabbia, vengono fatti sfilare per le strade di Kirkuk a bordo di pick up guidati da jihadisti. Nel finale del filmato i terroristi preannunciano che i 21 ostaggi saranno presto decapitati. L’orrore a breve.
By Pietro Colacicco