Danza. “Ventris tui” porta in scena storie di madri nel ventre di Napoli
NAPOLI – Alla Galleria Borbonica, a Napoli, con ingresso in Via Domenico Morelli 61c, ha debuttato giovedì 15 dicembre lo spettacolo “Ventris tui”, prodotto dall’Associazione Arabesque, con la direzione artistica di Annamaria Di Maio, la regia di Michele Casella e le coreografie di Francesca Gammella. In scena l’attrice Angela De Matteo, nota al grande pubblico per ruoli interpretati per il cinema, la televisione e il teatro, con sette performer di danza e due musiciste per realizzare una performance che unisce diverse arti e forme di comunicazione con testi tratti dalla letteratura. L’iniziativa è realizzata con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali” e ha registrato il tutto esaurito appena due giorni dopo l’apertura delle prenotazioni.
Tutti gli appuntamenti, i prossimi saranno giovedì 22 e 29 dicembre 2022 alle ore 21:00, prevedono la fruizione di parte del percorso turistico della Galleria Borbonica, denominato “Via delle Memorie”, dove si potranno apprezzare reperti facenti parte del piccolo museo della guerra. Continuando la discesa verso il sottosuolo si arriverà alla cisterna che ospita la platea e lo spettacolo. Il percorso sarà accompagnato da musiche, comparse e performance come premesse di “Ventris tui”: riflessione sulla nascita, evento portatore di gioia, che al contempo può racchiudere in sé sofferenza dettata da povertà, disperazione, esilio.
Promotrice dello spettacolo è Associazione Arabesque, con la direzione artistica di Annamaria Di Maio, nota coreografa e docente di danza, che nel 2022 ha conquistato per Arabesque il riconoscimento di Organismo di Produzione della Danza dal Ministero della Cultura Italiana. Al riguardo le abbiamo rivolto le nostre domande.
Organismo di Produzione della Danza: è un risultato straordinario. Come si raggiungono questi importanti obiettivi professionali?
«Ci ho creduto per molto tempo e non ho mai mollato! Bisogna lavorare con serietà, professionalità e coerenza negli obiettivi da perseguire. Sono fiera dei successi che il 2022 ha portato alla realtà che dirigo e certamente non mi adagerò sugli allori, anzi proverò a incamminarmi in altri sentieri per raggiungere ulteriori ambiti traguardi»
Quale criterio di selezione usa per scegliere i suoi performer di danza?
«Attingo sempre in primo luogo dai danzatori che formiamo nei corsi di alto perfezionamento, anche se costantemente indiciamo audizioni per trovare personalità e profili più adeguati al lavoro che si deve mettere in scena, sia esso neoclassico, performativo o musicale. Al riguardo, con la collaborazione di Michele Casella e il Maestro Mattiello abbiamo messo in scena tanti spettacoli musicali dedicati al mondo dell’infanzia»
“Ventris tui” alla Galleria borbonica: raccontate la maternità e il Natale degli ultimi. Perché avete scelto di portare in scena questa narrazione?
«Lo spunto è stato offerto dal bando del Comune di Napoli “Altri Natali”, e da lì tutte le riflessioni ci hanno portati a scegliere come location la Galleria Borbonica, grotta simbolo del Natale e Ventre di Napoli. Poco a poco, lavorando al progetto, si è delineata anche la drammaturgia e i personaggi. Racconteremo storie di donne, madri: Maria, Danae, Stephanie e Ketty, che abbiamo scoperto sia nata in tempo di guerra proprio nella Galleria borbonica»
Cura la direzione artistica di tantissimi progetti, ma è anche docente di danza e nota coreografa, poi c’è la famiglia, la vita privata, come riesce a fare tutto?
«Troppo, ma è una miscela infernale di cui non posso fare a meno. Riesco ancora a far coesistere in me tutti questi ruoli e non saprei a quale rinunciare. Sento sempre la spinta e la curiosità di intraprendere nuove sfide, ma soprattutto sento la necessità di costruire qualcosa per il futuro dei nostri giovani e dell’arte della danza in Campania»