Accordo tra Hamas e Fatah. Ora i soldi
IL CAIRO – Hamas, gruppo islamico palestinese al potere dal 2007; e Fatah, movimento laico storicamente alla guida della lotta per l’indipendenza della Palestina, hanno raggiunto un nuovo accordo per consentire al governo di unità nazionale, presieduto da Mahmoud Abbas, l’autorità necessaria al controllo della Striscia di Gaza.
L’annuncio è giunto oggi da Il Cairo dove Azzam Ahmed, del movimento Fatah, ha riferito alla stampa internazionale che “I dipendenti pubblici saranno stipendiati dal governo di unità nazionale, perché sono palestinesi e il governo è di tutti i palestinesi”. L’accordo tra i negoziatori è stato raggiunto attraverso la mediazione dell’Egitto. Tra le due parti in causa si è vissuta una lunga fase di tensione: il presidente palestinese Abu Mazen accusava Hamas di voler mantenere un “governo parallelo” per il controllo della Striscia di Gaza, mentre Hamas non intendeva cedere alle posizioni di Abu Mazen accusandolo di parlare a nome di americani, israeliani ed egiziani. Ma un accordo era necessario in vista della conferenza dei Paesi ‘donatori’ in programma il prossimo 12 ottobre a Il Cairo, perché gli stanziamenti economici per la ricostruzione delle opere distrutte da Israele nella Striscia di Gaza, durante la recente operazione militare “Protective edge”, erano condizionati alla presenza sul territorio palestinese di un esecutivo di unità nazionale: nessun Paese avrebbe infatti stanziato i finanziamenti per la ricostruzione lasciandoli gestire ad Hamas, organizzazione considerata dagli USA, Israele e dall’Unione Europea come gruppo terroristico.
Riguardo l’accordo, anche il capo della delegazione di negoziatori di Hamas, Abu Mazurk, si è dichiarato soddisfatto: “L’accordo con Fatah è molto importante, il governo di unità supervisionerà tutti i passaggi di accesso alla Striscia di Gaza”. Dunque ognuno sembra aver avuto il suo, mancano solo i soldi, che tuttavia non restituiranno ai rispettivi cari le vittime civili palestinesi.