Ti scappa? Fai luce
BRISTOL – Molto presto nei campi profughi di tutto il mondo si potrà generare energia elettrica dall’urina, utilizzando uno speciale vespasiano. E’ un progetto del Bristol BioEnergy Centre dell’Università del West England, questa è la dichiarazione del Direttore Ioannis Ieropoulos, a capo della ricerca: “Abbiamo già dimostrato che questo modo di generare elettricità funziona. Nel 2013 l’elettricità generata da questo tipo di pile poteva tenere in vita un telefono cellulare. Ora questo nuovo progetto potrebbe avere un enorme impatto nei campi profughi”.
Lo speciale vespasiano, istallato attualmente in versione prototipo nei pressi di un bar dell’Ateneo inglese, a Bristol, sfrutta l’urina per generare elettricità, energia che poi illumina il vano del vespasiano grazie a pile a combustibile microbiologiche, un sistema bio-elettrochimico che genera energia elettrica impiegando microbi che si cibano di urina e la quale corrente biochimica viene poi convertita in elettricità.
L’esperimento è nato in collaborazione con Oxfam (Network internazionale di 17 organizzazioni di Paesi diversi, uniti nella lotta globale contro la povertà e l’ingiustizia – ndr), con l’obiettivo di utilizzare questa tecnologia in aree colpite da disastri o in campi profughi. Il sistema infatti è economico, sostenibile e di pratico utilizzo.