Studenti in piazza a tutela della Costituzione. Contro le riforme di Renzi
NAPOLI – Appuntamento in piazza per giovedì 12 marzo. Gli studenti manifesteranno su tutto il territorio nazionale il loro dissenso contro il Decreto sulla ‘Buona’ Scuola, che sarà trasformato il 10 marzo in Disegno di legge dal Consiglio dei Ministri del Governo Renzi, così come imposto dalla ‘road map’ di riforme europee. Perché? “Lo chiede l’Europa”, e con questa scusa si giustificano progetti come il Jobs Act e altri, orientati allo smantellamento dei Diritti degli studenti, dei lavoratori, dei cittadini e del Sociale.
Ma è vera riforma? No, perché nulla si riforma riducendo i Diritti e la Giustizia sociale. Secondo gli studenti della rete Link Napoli Coordinamento Universitario: “La Scuola e l’Università, l’Istruzione e la Conoscenza, assumono un ruolo centrale nelle riforme di Renzi, perché queste Istituzioni culturali, se libere, consentono l’emancipazione sociale. E dunque la necessità del Governo del Partito Democratico è proprio quella di incidere il prima possibile su Scuola e Università, imponendo, data la mancanza di un reale percorso democratico, una riforma radicale per la scuola basata su una concezione aziendalista dei luoghi della formazione. Il Governo infatti vuole trasformare Conoscenza e Istruzione in strumenti di profitto per le imprese che richiedono basse competenze e precarietà, con l’obiettivo di aprire le scuole e gli atenei agli interessi privati, mercificando cioè quello che è un Diritto sancito dalla Costituzione.”.
La riforma in ogni caso si farà, ignorando le proteste di migliaia di studenti e cittadini che in autunno hanno riempito le piazze: il Governo Renzi calerà dell’alto un modello di scuola con poche risorse finanziarie e subordinato alla produttività e non alla qualità. Ma gli studenti continueranno a scendere in piazza per rilanciare invece una Conoscenza accessibile a tutti, anche ai futuri insegnanti: uno degli hashtag utilizzati per questo evento sarà infatti #iovoglioinsegnare, per rivendicare il diritto a un percorso di abilitazione all’insegnamento non precario.
La mobilitazione studentesca del 12 marzo rappresenta anche una prima tappa di lancio verso altri due appuntamenti importanti: il 18 marzo a Blockupy Frankfurt, nel giorno della festa di inaugurazione della nuova sede della Banca Centrale Europea; e il 21 marzo a Bologna, nella giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della mafia.