L’invito della follia. Il musical a Ponticelli

NAPOLI – Trascorsa una settimana dalla rappresentazione dello spettacolo presentato dall’associazione New Anto Dance al teatro “San Pietro e Paolo” di Ponticelli, abbiamo intervistato l’insegnante Antonella Balisciano nella sede della sua scuola di danza, per comprendere il motivo per cui ha accettato di rappresentare un ‘invito alla follia’, dove i sentimenti dell’uomo giocano a nascondino per non rivelarsi.

Ci siamo recati alla sede dell’associazione New Anto Dance di Ponticelli. Tra le strade del quartiere si commenta ancora con entusiasmo il musical rappresentato al teatro San Pietro e Paolo: “L’invito della follia”, questo il titolo dello spettacolo portato in scena insieme alla compagnia dei “Perditempo“, che ha curato tutto l’aspetto teatrale, mentre gli allievi di Antonella Balisciano hanno rappresentato con canto, ballo e recitazione tutti i sentimenti espressi dall’uomo: l’amore, la paura, la presunzione, l’orgoglio, l’invidia, la disperazione, l’allegria, la curiosità e tanti altri ancora. Fulcro dello spettacolo la follia, che fa giocare a nascondino tutti i sentimenti.

Numerosi i commenti positivi dei genitori dei ragazzi coinvolti nella rappresentazione e degli spettatori intervenuti, che hanno apprezzato il musical portato in scena. Negli occhi delle insegnanti Antonella Balisciano e Maria De Turris tutta la soddisfazione per aver visto gli allievi e le allieve realizzare un prodotto di grande trasporto emotivo e di qualità. Altrettanto felici dell’operato Kekko Spatuzzi e Carlo Salatino, della compagnia teatrale. Lo spettacolo, che si è chiuso sulle note di “Heal the world” di Michael Jackson, cantata dal vivo da due allieve della scuola, ha ottenuto il tutto esaurito.

Abbiamo rivolto qualche domanda all’insegnante Antonella Balisciano, la quale ci ha raccontato come e quando è iniziato il percorso che ha portato alla messa in scena de “L’invito della follia”.

Come è nata l’idea dello spettacolo?

«L’idea è nata andando a casa di una mia amica che realizza spettacoli. Al centro del tavolo era presente un gran vassoio con una montagna di biglietti strappati, li ho guardati e le ho chiesto come mai l’avesse fatto. Lei mi ha risposto che per diversi problemi non avrebbero più realizzato il musical. Erano presenti anche suo figlio e un loro amico, mi chiesero se volevo realizzarlo io. Quindi mi feci spiegare il tema del musical e proposi loro di inserire all’interno le mie ballerine, che avrebbero anche recitato. Loro hanno accettato, e così è nato “L’invito della follia”».

Cosa prova a stare sul palco con i giovani?

«E’ come fare un tuffo nel passato. Vedere i miei allievi ballare è come uno specchio che mi riflette dentro».

Si emoziona ancora agli spettacoli?

«Certo che mi emoziono. Vedere i miei allievi sul palco, con le coreografie preparate qui in palestra, mi provoca sempre tanta emozione.».

By Martina Napolano

Comments

  1. grazie antonella anche a te maria per averci insegnato tanti balli e per essere stati gentili con noi.
    vi voglio tanto bene e voi siete le insegnati più magnifiche di tutto il mondo

    ANTODANCE

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