Il ritorno dell’Alligatore di Carlotto alla Ubik di Foggia
FOGGIA – Alla libreria Ubik di Foggia si è svolta il 10 aprile la presentazione del libro “La banda degli amanti”, sesto della serie che ha per protagonista “l’Alligatore”, di Massimo Carlotto, scrittore noir che con questo e i romanzi precedenti desidera “Scattare una fotografia al periodo storico che stiamo vivendo, raccontando una storia criminale”.
Torna dopo sei anni con questo romanzo, l’Alligatore Marco Buratti, con i suoi colleghi storici Beniamino Rossini, protagonista anch’esso di altri romanzi di questo autore; e Max la Memoria, quest’ultimo ex militante di sinistra degli anni ’70 che continua a mantenere la passione per la controinformazione: proprio lui sarà l’occhio che permette di riprodurre il punto di vista della sua generazione in ogni romanzo, che secondo l’autore ha avuto un peso enorme nei costumi del nostro Paese, nell’arte e nella cultura, riguardo i movimenti politici di un epoca che ha segnato l’Italia. Altro personaggio importante che troviamo in questo romanzo è Giorgio Pellegrini, protagonista di “Arrivederci amore, ciao” e “Alla fine di un giorno noioso“, a cui il pubblico di Carlotto è molto affezionato.
Unendo in un unico romanzo i suoi protagonisti più amati ha voluto festeggiare i suoi vent’anni di scrittura e dell’Alligatore, festeggiando questo protagonista con gli altri personaggi, divertendosi a mescolare le serie da lui prodotte.
Abbiamo colto l’occasione della presentazione della sua ultima opera per rivolgergli qualche domanda.
Quanto ha di lei il protagonista della serie di questi romanzi: l’Alligatore?
«Nulla, è un personaggio prettamente inventato di cui condivido alcune cose come il blues e il calvados, ma sono dettagli, questo personaggio è nato a tavolino da un ragionamento sulla relazione tra la possibilità del noir di raccontare la società stessa»
Come costruisce e inventa i casi da far risolvere ai suoi protagonisti?
«Invento mai, prendo sempre spunto dalla realtà, prendo un caso o una trasformazione criminale o un fenomeno, raccolgo materiale per circa due anni e poi scrivo un romanzo se il materiale che ho raccolto è sufficiente a reggere e soprattutto se ha la possibilità di trasformarsi in romanzo»
Qual è la difficoltà che si incontra nello scrivere romanzi in serie?
«La difficoltà è quella di capire bene quale concezione si ha della serialità, c’è il modello americano dove il personaggio non invecchia mai ed è il mondo che gli cambia intorno, noi europei abbiamo un’altra concezione della letteratura per cui facciamo fatica nel rapportare il personaggio ai tempi che vive, invecchiarlo e ad avere una collocazione precisa nello spazio e nel tempo.».
L’autore Massimo Carlotto sarà a Napoli, alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, il 21 aprile alle ore 18.00 e lo stesso giorno alle ore 21:00 a Io Ci Sto al Vomero, per presentare, farci conoscere e amare La banda degli amanti.
By Francesca Roberto