UE: operazione militare al largo della Libia
BRUXELLES – Un mese dopo il drammatico naufragio dei migranti nel Mediterraneo, l’Unione Europea ha deciso di istituire un’operazione navale per interrompere l’attività dei trafficanti di persone che, sfruttando la loro drammatica condizione, lucrano per un viaggio disperato verso le coste europee.
La missione europea comporterà il dispiegamento di navi da guerra e di aerei di sorveglianza al largo della Libia. Per il coordinamento della missione è stato richiesto un accordo delle Nazioni Unite, che dovrebbe essere firmato nel prossimo mese di giugno. Lunedì invece la decisione sarà formalmente ratificata dai 28 ministri degli Affari Esteri dell’Unione Europea, dopo una riunione con i loro omologhi della Difesa.
L’UE, accusata di passività e di indifferenza, è sotto pressione da parte delle Nazioni Unite a causa del recente naufragio avvenuto nel Mediterraneo. Riuniti d’emergenza il 23 aprile, i dirigenti dell’UE hanno chiesto un’operazione per ”catturare e distruggere le imbarcazioni” dei passeggeri provenienti dalla Libia, prima che possano essere utilizzate per il trasporto di persone. I dirigenti in questione hanno inoltre deciso di incrementare gli strumenti messi a disposizione delle missioni ”Triton” e ”Poseidon” per la sorveglianza del Mediterraneo, le quali saranno coordinate da ”Frontex”, l’agenzia responsabile per le frontiere esterne europee.
Secondo i più critici, questi provvedimenti avranno come effetto solo un temporaneo impedimento dei flussi migratori, con il conseguente cambio delle rotte utilizzate dai contrabbandieri. Anche il Pubblico Ministero siciliano, Giovanni Salvi, schierato in prima linea nella lotta al traffico dei migranti, è scettico: distruggere le imbarcazioni, secondo il PM, potrebbe paventare il rischio di un allontanamento pregiudizievole del governo libico nella collaborazione e nei rapporti diplomatici con l’Italia.
Nessuna ipotesi di intervento militare è prevista in suolo Libico, assicura infine l’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, Federica Mogherini. La missione in questione consisterà unicamente nel rintracciare le barche utilizzate dai contrabbandieri alla deriva, con la massima cautela e preparazione, visti e considerati gli ultimi eventi di conflitto a fuoco contro la Marina militare da parte dei contrabbandieri.