Arteincausa, un blog che insegna e informa con ironia
ROMA – Arteincausa è un blog sull’Arte, anzi uno stimolo continuo alla riflessione, dove le opere d’arte diventano, proprio come immagini di copertina reinterpretate fuori dagli schemi classici, ‘fotografie’ di notizie storicizzate. L’idea è di Petra Scognamiglio, giornalista, videoreporter per l’emittente televisiva Napolitivù, ma anche artista e docente di Storia dell’Arte, trasferitasi a Roma dopo aver preso una Laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Negli articoli del suo blog l’approccio all’argomento Arte è critico, ma allo stesso tempo fortemente ironico. L’idea di base è rendere attuale l’arte antica e moderna, fissando la notizia, tratta da temi di politica interna, cronaca internazionale, diritti civili e fenomeni socio-culturali, in una dimensione storica. Nel 2015 si è aggiunta alla scrittura web anche una versione video, che vi proponiamo in alto, e che ripropone gli stessi contenuti pubblicati negli articoli, ma con brevi performance interpretative. L’ideatrice del blog ci segnala anche che i prossimi video di Arteincausa conterranno interviste realizzate a esponenti del mondo dell’arte e della cultura. Ma questa volta è toccato a lei rispondere alle nostre domande.
Petra Scognamiglio, perché Arteincausa?
«Arteincausa è un blog, progetto nato nel 2014 con l’intento di informare e soprattutto stimolare riflessioni su fatti e fenomeni contemporanei, che vengono simbolicamente intrecciati, in maniera più o meno diretta, attraverso il gioco della scrittura, ai dipinti del passato.»
Ha scelto l’ironia per avvicinare le persone all’arte e alla cultura, ma è una scelta mediatica o pensa possa essere uno stile valido anche per l’insegnamento?
«Per quanto riguarda lo stile di Arteincausa l’ironia è una componente minima, ma importante, indispensabile anche per certi ‘voli pindarici’ con cui si va ad analizzare un fenomeno attuale, partendo da una storia dipinta anni e anni prima e viceversa; in più credo che un tono scanzonato possa rendere più facile la lettura: io per prima confesso di essere una lettrice molto pigra. Ma rispetto al discorso dell’insegnamento, cerco di non dare mai troppe informazioni, affinché ognuno possa avvicinarsi spontaneamente all’opera, imparando prima di tutto a osservare, e poi a farsi delle idee, indipendentemente da quelle che sono le didascalie riportate sui libri. In fondo la Storia dell’Arte serve a stimolare la sensibilità delle persone e credo che un insegnamento sia più valido se avviene attraverso la scoperta.»
Un corso di laurea in Belle Arti con questo stile?
«Il periodo in cui ho frequentato l’Accademia di Napoli è stato entusiasmante. Uscivo da un Liceo Scientifico e da anni di frustrazione rispetto alla possibilità di dedicarmi interamente all’arte. Certo non è stato sempre facile confrontarsi con un mondo a volte troppo ‘sopra le righe’, ma alla fine è andata bene e ho incontrato persone molto valide: delle loro appassionanti lezioni conservo ancora tutti gli appunti, come fossero testi sacri.»
Come pensa di sviluppare ulteriormente questo progetto, resterà solo online?
«Mi piacerebbe che Arteincausa non restasse solo online, ho sempre preferito il cartaceo al Web, ma è ancora troppo presto per pensarci. In ogni caso, il fatto che gli articoli di Arteincausa attraverso la rete siano più facilmente condivisibili, dà sempre delle piccole soddisfazioni.».