Musica: il Goodnight Festival allo SMAV
SANTA MARIA A VICO – Il 13 Giugno lo Smav, risto-pub e sala concerti di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, ospiterà il Goodnight Festival 2015, evento musicale che porterà in scena la performance artistica de “Lo stato sociale”; “Pan del diavolo”; “Fast Animals and slow kids”; e Nicolò Carnesi.
Lo Smav è nato poco più di un anno fa, in una vecchia fabbrica dismessa, grazie alla forte passione per la musica dei soci Alessandro Affinita, Antonio Cerreto e Vincenzo Guida. Gli eventi organizzati nel locale sono caratterizzati da aggregazione di qualità, sia culinaria che musicale, e infatti in passato hanno già accolto, come accoglieranno prossimamente, band indipendenti come Lo stato sociale e i Pan del diavolo, che portano avanti un genere musicale considerato di nicchia, ma conosciuti e amati a livello nazionale per brani come “Febbre”, dove la stessa è testualmente descritta in questo modo: “bella da contare con la lingua i denti della propria ghigliottina”, o ancora “Vivere fuggendo”, dei “Pan del diavolo”, canzone molto apprezzata portata in scena anche dai “Tre allegri ragazzi morti”.
Ma quanto impegno, quanta passione è necessaria per far nascere e portare avanti un’attività imprenditoriale fatta di musica e aggregazione? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Affinita, questa è la sua intervista.
Come è nato lo Smav?
«Lo Smav è nato a Dicembre del 2014 da un sogno di gioventù: io e gli altri due soci, Vincenzo e Antonio, siamo amici da anni. E’ un’amicizia storica, ma quella dello Smav è un’idea che siamo riusciti a far sbocciare solo adesso che si hanno le possibilità, lo Smav infatti è nato grazie ai nostri risparmi e alla nostra passione».
E’ impegnativa come attività?
«Impegna tantissimo tempo, ma il dividersi i compiti con serietà offre a tutti noi la possibilità di portare avanti il proprio lavoro con serenità».
Il Goodnight Festival allo Smav?
«Il Festival è nato l’anno scorso, insieme al progetto e alla volontà di riportare al locale i gruppi che hanno suonato nell’anno precedente e che in qualche maniera hanno lasciato un ricordo forte tra le persone e lo staff. Durante quest’anno le band che parteciperanno al festival ci sono venute a trovare, a eccezione dei Pan del diavolo, che abbiamo dovuto rincorrere per questioni di concomitanza di date del loro tour e altri impegni, ma ci siamo riusciti dopo un anno che li inseguivamo»
Tutta musica di nicchia?
«Sono gruppi di nicchia è vero, ma se vedi la nostra programmazione è fatta di tantissimi concerti, e nessuno di artisti che vanno per la maggiore. E’ proprio il nostro concept che è incentrato sulla musica indipendente e sulla nicchia. Tuttavia considera che queste band sono le più conosciute tra gli artisti che abbiamo ospitato, tra i quali anche band minori, e la cosa più bella è che li abbiamo ospitati ancor prima che avessero la loro esplosione, come i Kutso, arrivati al secondo posto a Sanremo; o i Thegiornalisti, che hanno suonato da noi prima che diventassero il fenomeno musicale dell’anno».
Cosa consiglierebbe a chi desidera iniziare un’attività del genere?
«Beh, non è tanto un consiglio, secondo me chi vuole iniziare un’attività del genere deve avere una dote, che è quella dell’eccessivo amore per questa tipologia di cose, perché sono tantissimi i sacrifici da fare, anche economici. Infatti la più grande soddisfazione che si potrà avere all’inizio è proprio quella di vedere che l’evento è riuscito, che le persone sono contente. Io sono convinto che questo lavoro è una sorta di lungo progetto, che non può essere sempre vincente e non può essere considerato esclusivamente un lavoro, deve essere per forza fuso con una forte passione, e bisogna obbligatoriamente farsi le ossa senza arrendersi: siamo in un territorio che poco sposa l’indipendente e l’attività di nicchia, quindi è lungo il processo di rieducazione, ma se non ti arrendi avrai comunque il tuo tornaconto.».
By Francesca Roberto