Kenya. Altro attacco del gruppo terroristico Al Shabaab
BAURE – Gli Al Shabaab tornano a seminare panico. Il gruppo islamista, nato in Somalia, ha attaccato in giornata una base militare in Kenya. Durante lo scontro a fuoco, avvenuto nei pressi della provincia costiera di Lamu nella città di Baure, hanno perso la vita due militari e undici terroristi.
Gli jihadisti vicini ad Al Qaeda, ma che strizzano l’occhio allo Stato islamico, hanno anche rastrellato il villaggio di Mangai in cerca di abitanti del luogo da rapire, persone che sono state portate con la forza in una moschea, dove per un’ora sono state costrette ad assistere a una preghiera islamica. Al Shabaab, che tradotto dal somalo significa “I giovani”, è una feroce realtà che attira tantissimi ragazzi africani verso l’arruolamento militare tra le loro fila, sia per motivi religiosi che per le notevoli possibilità di guadagno.
L’ultima azione del gruppo, il cui principale scopo è quello di istituire la legge della Sharìa in Somalia, era stata realizzata agli inizi di aprile, in occasione della strage di Garissa, sempre in Kenya: i miliziani riuscirono a entrare all’alba nel campus universitario, mentre gli studenti, provenienti da ogni parte del corno d’Africa, dormivano ancora. Iniziarono a sparare e da quel momento ci furono 16 ore di orrore. Al Shabaab, con quell’operazione, lasciò sul terreno circa 150 vittime, selezionate in base al culto prima di essere uccise. “I gendarmi sono entrati nei dormitori e hanno chiesto ai presenti se fossero musulmani o cristiani. I primi venivano risparmiati, tutti gli altri sparati sul momento.”, queste infatti le dichiarazioni rese ai giornalisti da un sopravvissuto. Soltanto verso sera gli agenti di polizia riuscirono a fare irruzione nel campus, liberandolo dal controllo dei terroristi dopo un incessante scontro a fuoco.
Ma da segnalare è anche un’altra azione terroristica del gruppo, quello dell’attacco di Westgate nel settembre del 2013, uno dei centri commerciali più esclusivi di Nairobi, la capitale del Kenya: in quell’occasione si contarono 72 morti e oltre 100 feriti.
By Pietro Colacicco