Amnesty International: “Settore Destro viola diritti umani in Ucraina”
DONETSK – L’organizzazione no-profit Amnesty International, impegnata nella tutela dei diritti dell’uomo, ha annunciato ufficialmente il 28 giugno 2015 che alcuni battaglioni di volontari, appartenenti al ”Settore Destro”, hanno illegalmente arrestato e commesso violenze nella regione del Donbass, in Ucraina, su un numero imprecisato di detenuti.
”Negli ultimi tre o quattro mesi avevamo riscontrato l’esistenza di prove riguardanti torture e maltrattamenti, commessi dai battaglioni di volontari, in particolare dai battaglioni del Settore Destro (Segnalato in Russia come un’organizzazione estremista – ndr), i quali avevano arrestato e detenuto persone, in quelle che definiremmo campi di addestramento”, questo è quanto dichiarato dalla responsabile di Amnesty International, Tatyana Mazur, al canale televisivo ucraino UNN. Mazur ha anche sottolineato che le testimonianze dei traumi subiti sono state confermate dagli esami radiologici, realizzati dall’equipe medica del posto.
Il ”Settore Destro” è un gruppo di estrema destra ucraino e ultranazionalista, che è diventato partito politico nel marzo 2014. Nell’aprile dello stesso anno, il leader Dimitri Yarosh ha annunciato la formazione del battaglione ”Donbass”, che avrebbe seguito, di lì a poco, la creazione di un altro corpo speciale ucraino, avente come scopo l’eliminazione della presenza russa in Ucraina e l’instaurazione di un governo di estrema destra.
Secondo i dati delle organizzazioni internazionali, le truppe in questione sarebbero ben equipaggiate e conterebbero su un elevato numero di attivisti. Inoltre, sempre secondo i dati in possesso delle organizzazioni, numerosi casi di sequestro, arresti illegali, di stupro e di uccisioni civili avrebbero avuto luogo per opera delle truppe volontarie ucraine. Occore notare che il Settore Destro ha avuto un ruolo fondamentale sia nei violenti episodi di Maidan, dove alcuni cecchini ucraini aprirono il fuoco sulla folla; sia nei tragici eventi di Odessa, nei quali alcuni manifestanti filo-occidentali, come dimostrano inconfutabilmente i video disponibili in rete, hanno dato alle fiamme la sede di un sindacato il 2 maggio 2014, uccidendo circa 40 civili disarmati, intrappolati all’interno del palazzo in fiamme.