Whirlpool, accordo raggiunto, per quanto vale
ROMA – Un tweet del Premier Matteo Renzi comunica ‘ufficialmente’ che l’industria americana Whirlpool, ex Indesit italiana, non chiuderà nessuno stabilimento in Italia e non licenzierà. I nuovi accordi firmati al Ministero dello Sviluppo Economico infatti, per quanto valga visto che l’azienda americana ha già stracciato una volta quelli precedenti, prevedono che non vengano chiusi gli stabilimenti in Italia né esuberi strutturali di personale. Quanto deciso verrà approvato anche dai lavoratori il 13 e 14 luglio, ma già da domani inizierà la discussione nelle varie assemblee.
Soddisfatte le maggiori sigle sindacali coinvolte nella vertenza, durata oltre due mesi, poichè, come afferma Rocco Palombella, il segretario UILM, “si tratta di un’intesa positiva che scongiura il licenziamento di più di 2.000 persone, e in più è stata assegnata una nuova missione a questi stabilimenti italiani”. Ricordiamo infatti che gli stabilimenti di Carinaro, in provincia di Caserta; e None, in provincia di Torino, erano destinati alla chiusura.
Per la FIOM oggi vince il lavoro, e l’intesa raggiunta nelle scorse ore sarebbe una svolta nelle relazioni industriali degli ultimi anni. Ma un po’ tutte le sigle sindacali si dicono pienamente soddisfatte dell’accordo. Per esempio Ermenegildo Rossi, segretario UGL, ha affermato che questo “è un accordo essenziale per il futuro di migliaia di lavoratori”. Mentre Marco Bentivogli, segretario generale di FIM, sostiene l’importanza di quest’accordo, che si è trasformato da bollettino di guerra in un piano di rilancio industriale. Infine anche il segretario generale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, ha espresso la sua soddisfazione, mostrandosi fiducioso nei lavoratori, e sperando che comprendano e premino gli sforzi fatti per evitare esuberi e chiusure.
Dunque, nonostante spetti l’ultima parola ai lavoratori, l’ottimismo dei sindacati fa sperare che sia davvero la volta buona, come ha scritto lo stesso Matteo Renzi nel suo tweet.
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