Università: ancora rincari sulle tasse e niente borse di studio
FISCIANO – Si sono celebrate contemporaneamente, ieri pomeriggio presso il Palazzo del Rettorato dell’UNISA, Università degli studi di Salerno, due riunioni: quella della Commissione delle tasse e quella del Consiglio degli studenti. I due organi si sono riuniti per discutere dell’aumento, l’ennesimo, delle tasse universitarie. Gli studenti fuori corso probabilmente si ritroveranno a settembre con una sorpresa sul bollettino da pagare.
La decisione di aumentare le tasse è stata presa quasi a ‘tradimento’, in pieno periodo estivo, dunque a iscrizioni già aperte, quando le informazioni sull’Ateneo dovrebbero essere invece certe, specialmente per ciò che riguarda l’argomento tasse, al fine di valutare al meglio le possibilità formative offerte.
L’aumento colpirà gli studenti fuori corso, con un incremento del 12.5% per tutti coloro che sono in ritardo formativo, fino al doppio degli anni regolari, quindi dal sesto anno del corso triennale; e addirittura del 25% per chi supera questo limite, dunque dal settimo anno in poi. Così, se prima uno studente medio nelle suddette condizioni sborsava la somma di circa 596 euro all’anno, da oggi sarà costretto a pagarne 670, fino ad arrivare a un ulteriore aumento di 150 euro a partire dal settimo anno.
In alternativa a questa drastica proposta, il Consiglio studentesco ha tentato invano di fornire una soluzione, meno cara, proponendo un aumento minimo per le rispettive fasce del 10 e 15%, mentre l’associazione Scientificamente si è dissociata dalle idee del Rettore, Aurelio Tommasetti, proponendo un adeguamento anche per gli studenti fuori corso sulla base del modello ISEE.
Inoltre, in data 21 luglio, il Rettore dell’Università Federico II di Napoli ha presentato una lettera aperta a docenti, personale e studenti in cui annuncia anch’egli un aumento in base alle fasce di appartenenza, dal 3 fino al 25%, ma per tutti gli studenti. Si tratterebbe di un ulteriore sacrificio per gli studenti che pagano puntualmente e che ancora sono vittime dei ritardi dell’amministrazione riguardo il pagamento delle borse di studio arretrate, divenute ormai un miraggio.
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