Prossime manovre russe: Atlantico e Artico obiettivi primari
MOSCA – Un documento dell’amministrazione russa, caricato nella giornata di ieri sul sito del Cremlino, rende noti i nuovi obiettivi militari perseguiti delle forze armate di difesa navali e terrestri, e le nuove strategie addottate dal governo russo per contrastare l’avanzata verso est della Nato.
L’occupazione delle posizioni strategiche del Mare Mediterraneo e del Mar Nero costituiscono le nuove priorità del governo del presidente russo Vladimir Putin, priorità che sono state rese pubbliche domenica 26 luglio, in un documento caricato sul sito ufficiale del Cremlino e redatto dalla stessa amministrazione russa. La nuova dottrina militare, aggiornata tenendo conto della recente espansione della NATO, ha come obiettivo il rafforzamento della presenza militare russa in punti di interesse geostrategici quali il Mar Nero, il Mare Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, e ha come fine il ”garantire una presenza navale russa sufficiente” nelle regioni di interesse, attraverso la partecipazione e lo stazionamento permanente della flotta nell’Atlantico e nel Mediterraneo.
Per quanto riguardo il Mare Artico, le autorità russe, come riporta il documento, hanno intenzione di ridurre le “minacce per la sicurezza nazionale” garantendo, al contempo la ”libertà strategica” e la corretta estrazione degli idrocarburi dai giacimenti petroliferi. Il documento prevede anche lo sviluppo delle forze della flotta del Nord, finalizzate al contrasto della Marina atlantica, presente sia nell’Artico che nell’Atlantico.
Nei riguardi della Crimea invece il testo stabilisce che lo sviluppo delle infrastrutture e della flotta del Mar Nero debba essere accelerato e che nella ex penisola ucraina, annessa nel 2014 attraverso un referendum, debba essere completato il posizionamento delle truppe nei luoghi strategici, per il sostegno alla pace e alla stabilità della penisola.
La NATO, che ha accusato Putin di aver invaso volontariamente la regione ucraina del Donbass, ha avallato intanto la creazione di un reparto mobile ultra avanzato, denominato ”punta di diamante”, e che sarà dislocato il prossimo mese di febbraio nei relativi comandi di Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, in modo da constratare le nuove specifiche adottate dall’armata russa.