No alle ecoballe! Vittoria delle mamme ‘coraggio’ di Acerra
ACERRA – Da giorni è in atto una protesta di cittadini contro il conferimento di rifiuti al termovalorizzatore di Acerra. Il 3 novembre una decina di persone ha bloccato l’ingresso dei camion all’inceneritore, la protesta è iniziata quando i cittadini sono venuti a conoscenza che nel termovalorizzatore sarebbero state smaltite le ecoballe provenienti da Coda di volpe di Eboli, in provincia di Salerno. Molti manifestanti trascorsero la notte davanti l’ingresso dell’impianto, in località Pantano, raggiunti poi in nottata da oltre duecento cittadini appartenenti a un comitato di mamme, molto preoccupate dal contenuto nocivo dei rifiuti salernitani da smaltire.
La protesta è continuata anche nei giorni seguenti, tanto che è dichiarazione di qualche ora fa, da parte di Enrico Angelone, amministratore unico della Sap.Na, società provinciale di Napoli che gestisce anche gli impianti Stir di Giugliano e Tufino, che “Se non si sblocca il conferimento di rifiuti al termovalorizzatore di Acerra entro un paio di giorni ritorneremo nel pieno della crisi”.
Oggi dunque, nella sede dell’assessorato regionale dell’Ambiente, in presenza di una delegazione di cittadini di Acerra, è stato confermato definitivamente, al termine di un lavoro tecnico, che le ecoballe del sito di Coda di Volpe non verranno trasferite al termovalorizzatore. Una vittoria per i cittadini di Acerra, determinante l’intervento delle mamme ‘coraggio’.