Ambiente. A Varese mostra e conferenza sulla disattivazione nucleare
VARESE – Fino al 18 marzo 2018 presso il museo del Castello di Masnago a Varese, è possibile visitare la mostra dal titolo “Gli spazi dell’arte”, che tratta il tema della disattivazione nucleare. Un interessante progetto che unisce arte e scienza per la salvaguardia delle generazioni future.
In Italia i centri che producono e detengono rifiuti radioattivi sono centinaia, la maggior parte dei quali si trovano in Piemonte e in Lombardia. Queste strutture, tra cui i centri di medicina nucleare sempre più diffusi negli ospedali, trattengono la maggior parte dei rifiuti radioattivi prodotti fino al loro completo decadimento, per poi smaltirli come rifiuti convenzionali. Gli operatori del Servizio Integrato, il sistema che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti radioattivi sanitari e industriali, ne smaltiscono solo una piccola parte, provvedendo al loro stoccaggio in depositi temporanei in attesa della costruzione di un deposito nazionale da parte delle istituzioni.
Un ruolo interessante da analizzare a tal proposito è quello del JRC (Joint Research Centre), la direzione generale europea di supporto alla ricerca e al sostegno scientifico: nella sua attività di progettazione e sviluppo al controllo delle politiche dell’Unione europea, la sede italiana, situata a Ispra in provincia di Varese, contribuisce alla produzione di grandi qualtità di materiale nucleare di difficile smaltimento.
In questo contesto, presso il castello di Masnago a Varese è stata allestita una mostra realizzata con i fusti neri del JRC di Ispra, utilizzati per contenere le scorie radioattive. 52 artisti si sono riuniti per trasformarli in vere e proprie opere d’arte. Un connubio fra scienza, tecnologia e arte contemporanea, mostrato attraverso tecniche espressive diverse, legate alla sensibilità di ciascun artista. I fusti sono stati dipinti, aperti o intagliati e in alcuni di essi sono stati inseriti elementi vari, tra cui video e suoni.
La mostra è già accessibile, tuttavia domenica 11 marzo 2018 alle ore 11:00 si terrà presso la stessa un incontro dal titolo “Conferenza sulla disattivazione nucleare al JRC di Ispra e sulla radioattività naturale”, per informare le comunità locali e le autorità su un argomento complesso e delicato come lo smantellamento degli impianti nucleari e la gestione dei rifiuti, nonché fornire dati aggiornati sulla situazione degli impianti nucleari territoriali.
Il progetto artistico, dal coinvolgimento degli artisti alla disposizione delle opere in mostra e alla redazione del catalogo che l’accompagna, è stato curato da Sandro Parmiggiani, critico e storico dell’arte, già direttore di Palazzo Magnani a Reggio Emilia, e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e dal Comitato Culturale del JRC di Ispra.
Gli artisti: Antonio Bandirali, Roberto Barni, Piergiorgio Baroldi, Davide Benati, Gabriella Benedini, Dietrich Bickler, Lorenzo Bocca, Mauro Afro Borella, Giovanni Campus, Urbansolid (Castellani e Cavalleri), Fabio Castelli, Arcangelo Ciaurro, Raphael De Vittori Reizel, Anny Ferrario, Antonio Franzetti, Vittore Frattini, Daniele Garzonio, Domenico Grenci, Tommaso Grillini Pica, Nes Lerpa, Luca Lischetti, Gianni Macalli, Ruggero Maggi, Niccolò Mandelli Contegni, Elio Marchegiani, Ruggero Marrani, Sandro Martini, Lorenzo Martinoli, Luca Missoni, Silvio Monti, Marcello Morandini, Giulia Napoleone, Cesare Ottaviano, Peter Hide 311065, Gianriccardo Piccoli, Pietro Pirelli, Antonio Pizzolante, Fabrizio Plessi, Jorge Pombo, Graziano Pompili, Giorgio Presta, Bruno Raspanti, Paola Ravasio, Giorgio Robustelli, Medhat Shafik, Aldo Spoldi, Marco Ermentini, Fausta Squatriti, Giordano e Mirco Tamborini, Giorgio Vicentini, Wal (Walter Guidobaldi), William Xerra.