Ambiente. Al PAN in mostra il potere distruttivo dell’Uomo
NAPOLI – Al PAN, il Palazzo delle Arti Napoli sito in Via dei Mille, in questi giorni è possibile visitare gratuitamente due Mostre di grande impatto emotivo, sull’opera di danneggiamento del pianeta da parte dell’essere umano: il reportart “Grida di Fata”, dal 14 al 26 febbraio; e il documentario-denuncia “Stopthemachine”, dal 19 al 25 febbraio.
Nella mostra “Grida di Fata”, l’artista Liliana Comes e il designer Renato Iannone denunciano il degrado ambientale causato dall’incuria o allo scopo di ottenere un tornaconto economico: luoghi abbandonati o deturpati dalla modernità, edifici e fabbriche costruite al posto di spazi verdi, opere d’arte e monumenti storici dimenticati. Le fotografie raffiguranti un pianeta lacerato e sofferente sono arricchite, con un abile tocco di design, dalla figura pura e innocente di una fatina che, stupita e malinconica, anima di una terra sfigurata, ne piange il triste destino spingendo lo spettatore a una più intima riflessione su ciò che l’uomo ha creato, ma anche distrutto, e sul futuro verso cui la globalizzazione ci porterà.
Nella sala accanto non è più l’ambiente la vittima principale dell’avidità umana, ma gli animali, esseri viventi capaci come noi di sensazioni e sentimenti, nostri coabitanti sulla terra, da sempre sfruttati e sacrificati per il sostentamento dell’umanità, fino alla loro totale mercificazione per fini economici: negli anni la popolazione umana è aumentata, occorre più sempre più ‘merce’ per sfamarla, da qui gli allevamenti intensivi, uno dei simboli del maltrattamento animale a scopo di lucro. Una crudeltà che ha ripercussioni gravissime anche sul pianeta: la fauna selvatica rischia infatti l’estinzione, gran parte dei terreni vengono destinati alla produzione di mangimi per animali, non sono quindi utilizzabili per altre coltivazioni, e gli animali allevati vengono trattati spesso con integratori e medicinali potenzialmente nocivi per la salute dei consumatori.
Al riguardo tante associazioni ambientaliste e animaliste, come la CIWF Italia Onlus (Compassion In World Farming), denunciano e ricordano che esistono alternative possibili, metodi produttivi più responsabili e sostenibili, nel rispetto dell’ambiente e del benessere di tutti gli esseri viventi.
By Sarah Cipria