Ambiente. Attivisti contro il taglio del verde urbano
NAPOLI – Venerdì 1 dicembre, in via Duomo dalle ore 15:00 alle 17:00, attivisti hanno organizzato un sit in di protesta contro la capitozzatura degli alberi. Tutti i partecipanti indossavano una maschera, legati agli alberi con una fune. L’azione di protesta contro il fenomeno della capitozzatura, ossia il taglio drastico della chioma degli alberi, ha visto radunarsi le persone principalmente in piazzetta Duomo, in tale via infatti da alcuni giorni gli alberi venivano tagliati con una sega. Al riguardo abbiamo rivolto alcune domande a Cristiana Liguori, attivista.
Quali sono i danni provocati dalla capitozzatura?
«La potatura non è indispensabile, e nel caso lo fosse non dovrebbe superare il 30% dell’asportazione della chioma. Inoltre bisogna disinfettare l’albero potato. Gli alberi capitozzati non possono fare la fotosintesi clorofilliana, assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, diventando causa di inquinamento. In secondo luogo nella stagione estiva non possono contribuire a rinfrescare l’aria e dare ombra e sollievo ai passanti, infine gli alberi fanno da arredo urbano, abbelliscono le strade ed è statisticamente provato che le case con aree verdi valgono di più. Le persone che non sono sensibili a tali tematiche contribuiscono a rendere degradato l’ambiente in cui vivono.»
Che cosa ha imparato da questa esperienza?
«Io sono attivista ambientalista da un tempo relativamente breve, ma sufficiente a raccogliere informazioni da periti e agronomi per sapere che le potature degli alberi urbani sono ingiustificate. Sono stata tuttavia sempre sensibile a tali tematiche. Se ho deciso di fare questo tipo di attività è perché noi cittadini tendiamo a lamentarci dei disservizi, raramente facciamo azioni positive per risolvere i problemi della nostra città. Venerdì 1 dicembre mi sono incatenata a un albero di via Duomo. Stavano tagliando con un seghetto a mano tutte le chiome. Solo dopo molte ore di protesta sono stata informata che la causa dei tagli non era la Municipalità, ma operatori privati con regolare autorizzazione. Un albero ha una storia lunga, è il riflesso della vita. Un albero origina da un seme, che diventa pianta e poi albero. Gli alberi possiedono una carica energetica molto forte e può quindi dare benessere anche emotivamente agli esseri umani. Non a caso esiste una pratica, silvoterapia, praticata anche nelle scuole in alcuni laboratori per bambini, che consiste nell’avvicinarsi a un albero, chiedendogli il permesso, sentendo la sua energia, quindi abbracciarlo assorbendola, e non dimenticando di ringraziarlo al distacco. Tutte le proteste fatte da sola e insieme al movimento Green Italia, di cui sono esponente, hanno sensibilizzato le associazioni, l’opinione pubblica e le stesse istituzioni, per fare un piano riguardo il verde urbano condiviso da tutte le parti.»
- Musica. Ad Anacapri il Premio Lauzi - 18 Luglio 2019
- Solidarietà. A Bacoli la Charity Night per il Santobono - 23 Giugno 2019
- Napoli. Alla scoperta di Forcella - 24 Maggio 2019