Ambiente. Napoli in bicicletta per il Bike Festival
NAPOLI – La VII edizione di Napoli Bike Festival, la tre giorni interamente dedicata all’uso della bicicletta, è in svolgimento fino a domenica 6 maggio nella città partenopea. La manifestazione è stata presentata giovedì 3 maggio a Capodimonte, quest’anno uno dei luoghi principali della manifestazione.
Mario Calabrese, Assessore alle infrastrutture e al trasporto, ha riconosciuto il merito alla città di aver preso parte alla cosiddetta “bicycle revolution” già da qualche anno, incrementando le piste ciclabili, sul Lungomare e a Via Marina, e con il progetto di portarle anche a Fuorigrotta e Corso Umberto e installare zone di bike sharing entro fine mese.
Aart Heering, rappresentante dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, richiamando un gemellaggio sempre più forte tra Olanda e Italia, ha ricordato la delegazione di membri dell’amministrazione comunale e associazioni ciclistiche napoletane, volate in Olanda nel 2017 per imparare come migliorare la mobilità sostenibile nella città partenopea, così concludendo: “Spero di vivere a lungo da vedere biciclette e autobus elettrici muoversi per Piazza Garibaldi”.
Luca Simeone, dell’associazione Napoli Pedala, tra gli organizzatori del Festival, ha sottolineato quanto sia cresciuto il cicloturismo in questi anni di innovazioni e come sia possibile cambiare la città partendo da semplici azioni quotidiane. Ha richiamato inoltre le diverse possibilità di partecipazione al Festival, dall’utilizzo della propria bicicletta, trasportabile se ci si sposta in metropolitana; al noleggiare le bici sul posto.
“Un giardino è il più piccolo mondo, ma è anche tutto il mondo”, ha affermato dunque Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che ha rinnovato l’invito ai cittadini a partecipare alle numerose attività del Festival, sottolineando la possibilità di adottare panchine, alberi e portabici. Una possibilità per i napoletani di partecipare alla cura del Bosco, che ha il vanto di essere il più grande giardino storico urbano d’Italia.
Sull’argomento abbiamo ascoltato anche Massimo Minopoli, consigliere della X Municipalità.
A Napoli è “Bicycle revolution”?
«La bici è un atto rivoluzionario perché permette di trasformare la città rendendola più pulita. Basti pensare che alcune città del nord Europa hanno in cantiere di attuare provvedimenti per una riduzione significativa del traffico delle auto a favore delle due ruote. Speriamo di arrivarci anche noi.»
Come si è evoluto il Festival in questi anni?
«È cresciuta negli anni la sensibilità a una vita sana ed ecologica, a impatto zero, al vivere felici, al muoversi in libertà. Come associazione e come festival abbiamo negli anni spinto per una sensibilizzazione in tal senso. Oltretutto abbiamo sempre di più allargato la visione e l’utilizzo della bicicletta. Non solo per lo sport, ma a tutto il mondo connesso: bici da passeggio, da trekking, da città, mostre, dibattiti. Grazie all’allargamento di visioni abbiamo incrementato il numero di partecipanti.»
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